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23 Ott 2013
Trasporti 2.0 - L’innovazione per migliorare l’efficienza e la qualità del trasporto pubblico delle merci e delle persone”. E’ già nel tema oggetto dell’incontro che si è tenuto, ieri, presso la sede dell’Anci, a Roma, la soluzione ai problemi connessi al trasporto. Al convegno hanno partecipato, tra gli altri, il ministro delle Infrastrutture e Trasporti, Maurizio Lupi (nella foto); l’ex sottosegretario ai Trasporti e attuale consigliere del ministro Lupi, Bartolomeo Giachino; Linda Lanzillotta, vice Presidente del Senato.
Il trasporto, è stato fatto rilevare più volte nel corso degli interventi, è un fattore centrale per lo sviluppo economico e sociale di ogni Paese. Strategico, per affrontare le crescenti sfide “globali”. Il ministro Lupi ha sottolineato l’importanza di recepire le proposte operative provenienti dalla società civile e dalle Fondazioni e le connesse responsabilità facenti capo ai gestori delle infrastrutture; oltre alla necessità che quest’ultimi abbiamo compiuta conoscenza delle esigenze della propria utenza al fine di adeguare le conseguenti risposte. La sfida dei trasporti, ha puntualizzato, “riguarda tutti per i riflessi che ha sull’economia in termini di inefficienze/costi”.
Una particolare attenzione va rivolta, ha ulteriormente evidenziato, all’innovazione tecnologica, che passa anche attraverso una maggiore informatizzazione del settore. Ha richiamato l’importanza sulle Direttive europee, sulle norme di recepimento delle stesse e sui Regolamenti conseguenti. Il ministro, quale esempio virtuoso, ha fatto un esplicito riferimento all’ANAS che, in attuazione di quanto previsto nel “Decreto del fare”, ha pubblicato 100 bandi di gara previsti per la manutenzione ordinaria (per il risanamento strutturale di ponti, viadotti e gallerie ecc.) per un importo complessivo di 300 milioni di euro. Il nostro Paese si caratterizza per l’alta densità di traffico interno, distribuito in maniera non uniforme sulla sua rete, comprensiva di 168 porti, 20.392 km di ferrovia, una rete stradale (statali, regionali, provinciali e comunali) di oltre 250.000 km, oltre 6.000 km di autostrade, 45 aeroporti certificati Enac.
In tale contesto, un ruolo importante lo avranno pure i Sistemi di Trasporto intelligente (ITS – Intelligent Trasportation System) e lo sviluppo delle Smart cities, le “Città intelligenti”. Il sistema di trasporto va, dunque, ripensato in una logica di sistema integrato che porti all’ottimale utilizzo delle infrastrutture esistenti. Per migliorare la filiera legata alla mobilità, oltre alla diffusione degli ITS, è stato evidenziato, è auspicabile, tra le molte proposte suggerite: una classificazione delle strade (anche) sulla base dei servizi offerti (telecamere, pannelli a messaggio variabile, sistema gestione emergenze, tracciamento merci pericolose, ecc.); il favorire la messa in rete di piattaforme riguardanti il trasporto merci, per evitare eventuali sovrapposizioni; l’incentivare l’utilizzo delle tecnologie a bordo dei veicoli (quelli a uso privato e pubblico); lo sviluppare sistemi d’interscambio delle comunicazioni tra il veicolo e l’infrastruttura. Da segnalare, in positivo, tra le iniziative già poste in essere, l’esperienza del CCISS (Centro Coordinamento Informazioni Sicurezza Stradale), che assicura agli utenti informazioni gratuite sul traffico attraverso una rete di raccolta delle informazioni alimentata dai vari Enti istituzionali. A livello più generale, è stato fatto notare che il gap infrastrutturale presente in Italia trova nel “Decreto del fare” la possibilità di portare a termine lavori già cantierizzati. Ben sapendo, comunque, che il settore necessità d’investimenti importati.
Fonte: BARTOLOMEO GIACHINO