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04 Set 2013
La gestione efficiente della logistica della moda passa per la tecnologia. L'RFID, acronimo di Radio Frequency IDentification o Identificazione a radio frequenza, potrebbe cambiare il mondo del retail, identificando automaticamente le merci grazie alla sua capacità di memorizzare e accedere ai dati usando transponders o tags.
Il sistema, infatti, si basa, allo stesso modo dell'etichetta intelligente GRETA, sulla lettura a distanza di informazioni contenute in un tag RFID, usando delle specifiche antenne. Un tag RFID è costituito da: un microchip che contiene dati (tra cui un numero univoco universale scritto nel silicio),una antenna, un access point ed un programma informatico in grado di gestire lo scambio di informazioni tra tag e antenna. Ogni tag è in grado di ricevere e di trasmettere via radiofrequenza le informazioni contenute nel chip ad un transceiver RFID.
Negli ultimi anni la procedura di riconoscimento automatico (Auto ID) ha suscitato molto interesse e si sta sviluppando in ogni settore industriale, da quello di acquisto e distribuzione di servizi logistici a quello industriale, manifatturiero, metalmeccanico. Anche perché, grazie all'ITC e a internet, consente di creare una "internet of things", ovvero mettere in rete oggetti o cose, come documenta L&TC, un'azienda di logistica integrata per il mondo della moda e del lusso.
"La logistica della moda attraverso l'utilizzo della tecnologia Rfid arriva in negozio e migliora ogni tipo di servizio – ha spiegato a Thebizloft David Pallassini, sales manager di Caen Rfid -, portando un livello di automazione che velocizza e semplifica il lavoro quotidiano all'interno del punto vendita, partendo dall'ingresso della merce, passando per le operazioni di vendita e inventario, fino all'acquisto e al controllo del venduto e dell'invenduto". Il risultato è una tracciabilità completa di ogni singolo processo, con dati a sistema corretti e sempre aggiornati.
Fonte: GREENBIZ