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16 Lug 2013

Lupi: il governo si impegnerà per l'inserimento del porto di Civitavecchia nel core network europeo

 

Le opere per lo scalo da finanziare saranno inserite nell'allegato infrastrutture e al CIPE

 

Le opere per il porto di Civitavecchia contenute nel protocollo di intesa siglato a Palazzo Chigi lo scorso 24 aprile e riguardanti in primis le nuove infrastrutture dello scalo portuale, ma anche gli assi autostradali e i collegamenti con quella che è destinata a diventare una delle più importanti aree logistiche del Paese, saranno inserite tutte nell'Allegato infrastrutture e trasmesse quindi al Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica. Lo ha detto oggi il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Maurizio Lupi, in occasione di un incontro con il presidente dell'Autorità Portuale di Civitavecchia, Pasqualino Monti.

Riferendosi al porto di Civitavecchia come esempio positivo da seguire per la realizzazione di opere pubbliche in grado di rilanciare l'economia del Paese, il ministro ha assicurato tempi brevi per finanziare lo sviluppo del porto e quindi la piastra logistica laziale.

«I porti - ha dichiarato Maurizio Lupi - sono risorse strategiche per il rilancio dell'economia ed in particolare Civitavecchia rappresenta un esempio da seguire per la realizzazione di grandi opere pubbliche, in tempi rapidi e nella massima sicurezza e trasparenza. Di come si possa passare dal concetto di spesa a quello di investimento».

«È necessario - ha proseguito il ministro - razionalizzare la grande offerta portuale del nostro Paese: si deve fare sistema nella concorrenza internazionale. E anche in questo il porto di Civitavecchia è un modello vincente. È evidente come sia necessario terminare i collegamenti strategici come la trasversale Civitavecchia-Viterbo-Orte per la quale serve una governance comune e condivisa da tutti i soggetti interessati per accelerare le procedure e reperire le risorse necessarie».

Lupi ha confermato anche un preciso impegno del governo a far sì che il nodo strategico del porto di Civitavecchia «sia riconosciuto come tale e quindi inserito nel core network europeo», cioè nell'elenco dei porti comunitari considerati strategici dall'Unione Europea dal quale il porto laziale è stato escluso.

Il presidente dell'Autorità Portuale di Civitavecchia, che ha illustrato al ministro i contenuti del piano di sviluppo del porto, ha sottolineato come la nuova geografia dei traffici marittimi (gigantismo navale, concentrazioni, ricerca di scali il più vicini possibile alle aree di produzione e consumo) offra un'occasione irripetibile non per Civitavecchia, non per Roma, non per il Lazio, ma per l'intero sistema Paese: «esiste davvero - ha sottolineato Pasqualino Monti - la possibilità di voltare pagina, di razionalizzare la logistica a favore delle imprese e della distribuzione. Di generare un polo che solo qui può nascere per affermare un ruolo attivo (e non passivo o peggio emarginato) dell'Italia sulle grandi rotte dell'interscambio mondiale. Il che significa capacità di attrarre investimenti nella logistica, nella grande distribuzione mediterranea, nella produzione e nell'assemblaggio finale di prodotti».

Monti ha fornito anche alcune indicazioni sul progetto del terminal container, che in tempi brevi, potrebbe diventare esecutivo per incontrare al più presto la domanda emergente in Mediterraneo di porti in acque profonde in grado di ospitare le portacontainer giganti dell'ultima generazione.

 

Fonte: INFORMARE

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