Costringere i mezzi pesanti ed i pullman in uscita dal porto di Savona a muoversi solo in determinate fasce orarie per non intasare il traffico ‘normale’ della città. E addirittura imporre agli stessi mezzi una tassa d’ingresso e uscita dal porto così da disincentivare i trasporti su gomma favorendo quelli su treno. Sono queste le due soluzioni che l’Amministrazione Berruti, per bocca dell’assessore al traffico Paolo Apicella, ieri pomeriggio ha citato in risposta all’interpellanza della minoranza (di Livio Bracco, consigliere del Pdl) che chiedeva lumi al Comune su cosa intenda fare per migliorare il caos che si registra pressoché ogni giorno, specie di mattina, nella zona intorno al porto, in particolare su corso Mazzini. Lo spunto per parlarne in consiglio comunale è venuto dall’ultimo lunedì nero per la viabilità (corso Mazzini paralizzata, automobilisti e autisti Tpl furibondi) ma soprattutto dall’interpellanza che Bracco ha presentato. ‘Sono anni che le strade di Savona sono in preda al caos per l’incontro tra i mezzi portuali e il traffico normale – ha detto il consigliere Pdl – considerato che al porto concediamo anche una servitù di passaggio su rotaia (i binari che escono dal Prolungamento, ndr) vorrei capire cosa intenda fare il Comune per migliorare la situazione?.
‘La bacchetta magica non c’è purtroppo, e opere infrastrutturali non ne sono previste – ha replicato l’assessore Apicella – però nel Piano del traffico che presto porter? in consiglio ci sono alcune soluzioni che stiamo considerando e possono se non risolvere del tutto almeno migliorare le cose. La prima idea è quella di vincolare tutti i mezzi commerciali del porto a muoversi in fasce orarie ristrette così che non vadano a sovrapporsi al traffico normale: chiaramente in orari non di ‘punta’, magari al mattino molto presto o alla sera tardi.
E ovviamente per farlo c’è anche bisogno di individuare aree, dentro e fuori dal porto, per la sosta dei mezzi in attesa, sostanzialmente un altroautoparco. E l’altra idea è quella di imporre una tariffa per entrare in porto, una sorta di pedaggio, allo scopo soprattutto di disincentivare i trasporti su gomma e indurre gli operatori a scegliere il treno che arriva già in porto e non appesantisce la viabilità. Anche per questa proposta ci sarà da confrontarsi anzitutto con l’ente porto perché è qualcosa che li riguarda da vicino, ma a nostro parere potrebbe essere interessante?. ‘Mi sembrano ottime idee – ha controreplicato Livio Bracco – e personalmente sono convinto che siano applicabili entrambe, sia il pedaggio che le fasce orarie: l’una non esclude l’altra?. Posizione ovviamente opposta quella dell’Autorità portuale, ma per ora non c’è un commento ufficiale. In compenso altre novità arriveranno anche da un altro provvedimento che l’assessore al traffico del Comune ha annunciato: dirottare tutti i mezzi in uscita dal porto verso ponente (Zinola e Valbormida) e liberare il levante, con tanti grazie dalle due Albisole che vedrebbero sparire il traffico portuale. ‘La nostra idea è decongestionare soprattutto via Gramsci perché ai mezzi pesanti non potrà più essere consentito come oggi di raggiungere il casello di Albisola ma dovranno puntare solo su Zinola o corso Ricci – conclude Apicella – come Amministrazione vorremmo tutelare via Gramsci e la Torretta, che sono le zone di congiunzione tra la darsena e il centro, rendendole sgombere e vivibili?.
Dario Freccero
Fonte: SHIPPINGONLINE.IT