Sostenere il settore dell’autotrasporto siciliano. E’ questa la richiesta del deputato Carmelo Lo Monte, del gruppo Misto, che a tal proposito ha presentato un’interrogazione al ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Altero Matteoli.
Stando a quanto riporta Lo Monte gli autotrasporti siciliani lamenterebbero ‘una crisi determinata dal continuo aumento dei costi di gestione delle attività, aggravata anche dal vertiginoso aumento del costo del gasolio e dal deficit infrastrutturale’. Il traffico delle merci tra la Sicilia e il Continente viaggia per il 59 per cento su autocarri, che traghettano sullo Stretto, per il 23 per cento su navi a lunga percorrenza, per il 18 per cento tramite Ferrovia.
Le merci in movimento su strada in Sicilia raggiungono i circa 4,8 milioni di tonnellate all’anno con punte che riguardano l’export che toccano il 90 per cento delle movimentazioni. Lo Monte ricorda che, fino a cinque anni fa, un trasporto su tir da Catania a Roma con 21 pedane ‘costava circa 800 euro, mentre oggi lo stesso carico costa circa 1200 euro con punte di aumenti che sfiorano il 50 per cento’.
A determinare tali aumenti avrebbero contribuito da una parte i costi proibitivi per la navigazione della tratta Salerno-Messina, passati dai 185 euro del 2007 ai 340 euro di oggi, e dall’altra la crescita del prezzo della benzina, al 50 per cento rispetto a quello del pedaggio autostradale del 45 per cento. Anello mancante, per il deputato del gruppo Misto, il ponte sullo Stretto di Messina ‘una concreta opportunità per far decollare finalmente l’economia meridionale ed accorciare le distanze fisiche ed economiche e le molte differenze che separano la Sicilia dal resto del Paese, generando una serie di meccanismi virtuosi che miglioreranno nettamente lo scenario dei trasporti e dei collegamenti Sicilia-continente, sia per quanto riguarda il trasporto su gomma che quello su rotaia’.
Fonte: AGENZIA PARLAMENTARE
