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Crescono le immatricolazioni di veicoli industriali ad aprile

Crescono le immatricolazioni di veicoli industriali ad aprile

Le immatricolazioni segnano +18,5%.

Il Centro Studi e Statistiche UNRAE – sulla base dei dati di immatricolazione forniti dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti – ha effettuato una stima del mercato dei veicoli industriali per il mese di aprile 2024.

Dopo la battuta d’arresto di marzo, il mercato dei veicoli industriali ha registrato una crescita significativa ad aprile. Le immatricolazioni sono aumentate del 18,5%, raggiungendo un totale di 2.340 veicoli rispetto all’anno precedente. La crescita più sostanziale è stata nel segmento dei veicoli pesanti (massa uguale o superiore a 16 t), che ha registrato un aumento del 22,8% con oltre 370 unità aggiuntive rispetto all’anno scorso. I veicoli leggeri (peso fino a 6 t) hanno mostrato un leggero avanzo del 2%, mentre i mezzi medio-leggeri (sotto le 16 t) hanno registrato un calo del 2,8%. Nel complesso, nel primo quadrimestre del 2024, il mercato dei veicoli industriali è cresciuto dell’8,5%, con 10.168 veicoli immatricolati rispetto all’anno precedente.

Tuttavia, il presidente della Sezione Veicoli Industriali dell’UNRAE, Paolo A. Starace, avverte che i volumi attuali potrebbero non riflettere la reale domanda del mercato. Ritiene che l’aumento delle immatricolazioni sia principalmente dovuto allo smaltimento dello stock di veicoli presso le reti di distribuzione e che, senza adeguati sostegni al settore, si rischia una flessione dei volumi futuri e un rallentamento degli ordini e delle vendite. Starace sottolinea l’urgente necessità di iniziative strutturali per favorire la transizione ecologica nel settore dei veicoli industriali, soprattutto alla luce degli ultimi pronunciamenti del Parlamento europeo che prevedono l’innalzamento dei target di decarbonizzazione per i veicoli pesanti a partire dal 2030. In caso di mancato intervento, le conseguenze potrebbero essere sanzioni pesanti sulle case produttrici, con possibili ripercussioni negative sulla capacità di investimento e innovazione nel settore.

Fonte: UNRAE

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