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Crollo del mercato dei veicoli industriali a giugno: -29,5%

UNRAE: dati preoccupanti per il comparto dei veicoli industriali. Starace: "Rischi per l'occupazione e mancanza di risposte istituzionali"

Il crollo del mercato dei veicoli industriali in Italia si aggrava. Secondo l’ultima analisi del Centro Studi e Statistiche UNRAE, le immatricolazioni di veicoli con massa complessiva superiore a 3,5 tonnellate sono diminuite del 29,5% a giugno 2025, rispetto allo stesso mese del 2024.

Il totale delle nuove immatricolazioni è sceso a 2.539 unità, contro le 3.600 registrate un anno prima. Il calo coinvolge tutte le classi di peso.

Primo semestre 2025: mercato veicoli industriali a -14,1%

I dati negativi di giugno influenzano l’intero primo semestre 2025, che chiude con una flessione complessiva del -14,1%. A pesare sul confronto annuo è anche il picco anomalo del 2024, dovuto all’imminente entrata in vigore del regolamento europeo GSR 2 (General Safety Regulation), che aveva spinto le immatricolazioni nel breve termine.

Starace (UNRAE): “Senza interventi, a rischio occupazione”

“I dati confermano un quadro congiunturale estremamente complesso”, afferma Paolo A. Starace, Presidente della Sezione Veicoli Industriali di UNRAE.

Starace sottolinea come i volumi di mercato siano fondamentali per la sostenibilità economica delle imprese del comparto. Le previsioni negative per il secondo semestre rendono plausibili impatti occupazionali lungo tutta la filiera dei veicoli industriali.

Appello alle Istituzioni: il settore chiede risposte urgenti

UNRAE e le principali associazioni di categoria hanno più volte chiesto interventi concreti. “Abbiamo trasmesso una nota al Governo per evidenziare le difficoltà del settore, ma finora non abbiamo ricevuto alcun riscontro”, denuncia Starace.

Il comparto evidenzia una mancanza di attenzione da parte delle Istituzioni, nonostante la rilevanza strategica della logistica e del trasporto merci per l’intera economia nazionale.

Ripensare la politica industriale: servono scelte più equilibrate

Starace conclude auspicando una revisione delle priorità governative, in modo da riequilibrare l’allocazione delle risorse pubbliche. “Una diversa strategia potrebbe generare ricadute positive immediate, rispondendo alle reali necessità del settore.”

Fonte: UNRAE

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