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Tracciabilità Rfid dei capi nel Fast Fashion? Migliora il business. Parola di Sandro Ferrone

Si chiama Fast Fashion perché la velocità è tutto e introdurre una tracciabilità Rfid consente di gestire al meglio il rinnovarsi continuo delle collezioni flash o delle microcollezioni. Anzi, come le chiama il brand del fashion femminile Sandro Ferrone, delle collezioni vive!

Sandro Ferrone è una realtà italiana che produce ed esporta in tutto il mondo ogni anno circa 2 milioni di capi. Presente con oltre 100 punti vendita monomarca in Italia, conta su un numero sempre crescente di selezionati negozi multimarca. Due i marchi distribuiti: Sandro Ferrone e Sweet Size, veicolati sui canali distributivi per la vendita diretta ai negozi di proprietà e in franchising, riforniti dai magazzini principali di Roma e Bologna. Sul fronte e-commerce, il canale web permette di approcciare agevolmente mercati lontani, come il Messico e l’Argentina. La scelta di una tracciabilità Rfid è stata decisamente strategica ma anche funzionale a un interessante modello di business.

Velocità e tracciabilità Rfid come filosofia e come strategia

Alla collezione base di 800 modelli, infatti, con riassortimento in tempo reale dei modelli più venduti, Sandro Ferrone aggiunge forniture flash con una cadenza settimanale. Il risultato? Che i clienti lo sanno e visitano i punti vendita almeno 12 volte l’anno, rispetto alle 4 della concorrenza.
Alla base del successo, una filosofia imprenditoriale e un business model chiari e definiti, ispirati alla grande distribuzione. In dettaglio, il 60% dei capi stagionali ruotano continuamente, assicurando ricorrenti novità per i consumer e un’ottimizzazione dei magazzino nei vari punti vendita, tanto che a fine stagione non si registra mai una rimanenza superiore al 5% del volume di merci acquistate.
Sandro Ferrone ha una catena di distribuzione lineare e immediata, dal produttore al consumatore, senza intermediari: introducendo una tracciabilità Rfid nella fase di spedizione, la direzione ha introdotto un sistema di ottimizzazione a livello logistico e distributivo, arrivando a risolvere sul punto vendita la gestione dell’out of stock. I tag Rfid associati a ogni singolo capo, infatti, portano nuova intelligenza alla gestione, consentendo di aggiornare costantemente il sistema in modo che i responsabili sanno sempre cosa è stato venduto, quando e a che ora, ma anche che cosa è richiesto maggiormente in modo da provvedere al riassortimento praticamente in tempo reale. Risultato? Il cliente trova sempre quello che cerca. Leggi tutta la notizia



Fonte: THEBIZLOFT

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