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Revisione Ten-T, ESPO: ''I porti sono hub di tecnologia''

Revisione Ten-T, ESPO: ”I porti sono hub di tecnologia”

L'associazione dei porti europei invia all'Ue le sue proposte di modifica del Regolamento 1315/2013.

«È giunto il momento di adattare le Ten-T alle nuove realtà del mercato. Guardare ai porti non solo come trasporto ma anche al ruolo che possono avere nella decarbonizzazione e nella digitalizzazione della logistica. Oggi i porti sono molto di più che una componente del trasporto marittimo». La segretaria generale dell’European Sea Port Organization (ESPO), Isabelle Ryckbost, commenta così le proposte che la sua associazione ha consegnato alla Commissione europea in questa prima fase di revisione del Regolamento 1315/2013, quello che stabilisce nei minimi dettagli come strutturare le Ten-T, le reti di trasporto che si muovono all’interno e all’esterno dell’Unione europea (da qui la dicitura “reti transeuropee di trasporto”). Stabilisce sostanzialmente quali sono i corridoi principali – stradali, ferroviari e marittimi – con cui persone e merci circolano tutti i giorni in Europa. Un regolamento fondamentale perché determina anche la pianificazione finanziaria.

Il rapporto completo di ESPO

Attualmente la revisione del regolamento sulle Ten-T è in fase di consultazione pubblica. Seguirà uno studio di valutazione, più altre consultazioni mirate, per arrivare alla proposta di revisione della Commissione Ue entro la prima metà del 2021.

Ci vogliono i soldi

Uno degli elementi determinanti per l’aggiornamento delle Ten-T sono i finanziamenti. L’ESPO ha calcolato che nei prossimi dieci anni i principali porti dei Paesi membri avranno bisogno di 48 miliardi di euro ma tra il 2014 e il 2017 gli organismi di gestione dei porti sono stati in grado di ottenere solo il 4 per cento del bilancio dei trasporti CEF. Questo significa che, continuando con questo ritmo, sarà molto difficile disegnare una rete transeuropea dei trasporti ottimale.

Ambiente, automazione, clima, tecnologia

Secondo ESPO, l’Ue, nel processo di aggiornamento delle Ten-T, dovrà tener conto di una serie di fattori: la crescita del volume di trasporto e delle economie di scala; le sfide sociali legate all’inquinamento, al cambiamento climatico e all’automazione; le nuove tecnologie e infine il ruolo amministrativo dei porti. L’Ue deve riconoscere ad alcuni porti il ruolo di nodo strategico multimodale anche per l’energia e le tecnologie digitali. Leggi tutta la notizia

Fonte: INFORMAZIONI MARITTIME

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