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Acrossee al Parlamento UE: creare forum permanente per integrare infrastrutture sud est Europa

Obiettivo promuovere accordi multilaterali

Un forum permanente per eliminare i “colli di bottiglia” che ostacolano la continuità delle grandi reti di trasporto del Sud est Europa. E’ questa la proposta presentata nell’ambito di Acrossee, progetto europeo sostenuto da 12 paesi di cui quattro non membri dell’UE (Albania, Montenegro, Serbia, Ucraina) ai rappresentanti del parlamento europeo, della commissione europea e ai governi nazionali coinvolti, riuniti ieri a Bruxelles.
L’obiettivo è sviluppare e attuare “soft measures” per standardizzare e armonizzare le procedure amministrative che impediscono la libera circolazione di merci e persone nelle regioni del Sud Est Europa.

Come spiega Carlo Fortuna, capo unità trasporti del CEI: “I vincoli burocratici più che infrastrutturali, impediscono lo sviluppo di un trasporto completamente funzionale e sostenibile a lunga distanza. Da studi svolti nell’ambito del progetto e riguardanti i principali border crossings point (BCP), i corridoi transnazionali di trasporto, i porti e gli interporti dei paesi dell’Europa sudorientale, sono i controlli doganali e la disomogeneità delle normative nazionali in materia a rallentare il traffico delle merci in Europa. La filosofia di Acrossee, dunque, è quella di promuovere interventi sulle linee esistenti, un approccio finora poco considerato e noi, in qualità di lead partner avvieremo una serie di incontri con UE e Banca Mondiale per favorire interventi sulle reti multimodali nei Balcani. L’accessibilità e l’efficienza delle reti di trasporto multimodale sono condizioni fondamentali per dare nuovo slancio alle imprese e all’economia e favorire la coesione sociale e territoriale nell’Europa sud-orientale, primo passo verso una vera integrazione europea”.

Acrossee, Accessibility improved at border crossings for the integration of South East Europe, favorisce la cooperazione tra i paesi dell’area sudest europea promuovendo accordi multilaterali e bilaterali che prevedano un’armonizzazione delle norme in materia di controlli doganali, orari di apertura delle frontiere e controlli fitosanitari, soprattutto nelle aree dove maggiore è lo scambio commerciale e dove più numerose sono le frontiere. Leggi tutta la notizia

Fonte: FERPRESS

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