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Rifiuti, nasce un nuovo registro informatico delle autorizzazioni: il Recer

Rifiuti, nasce un nuovo registro informatico delle autorizzazioni: il Recer

Intanto Amazon si insedierà in un nuovo deposito a sud est di Milano.

Con decreto 21 aprile 2020, sulla gazzetta ufficiale n. 142 del 5/6/2020, il Ministro dell’Ambiente ha disciplinato l’organizzazione ed il funzionamento del Registro nazionale delle autorizzazioni e degli esiti delle procedure semplificate concluse (Recer).

Tale disciplina si è resa necessaria in virtù di quanto disposto dall’art. 184-ter del Decreto legislativo 152/2006 (TUAche stabilisce che per opportune necessità di trasparenza e pubblicità nei confronti di tutti i soggetti che operano nella gestione dei rifiuti, vengano rese note le autorizzazioni rilasciate dalle Autorità competenti (ad es. Regioni, Province, ecc) per le operazioni di recupero degli stessi, siano esse autorizzazioni ordinarie o procedure semplificate, attraverso l’istituzione di un apposito registro nazionale.

Il Registro nazionale delle autorizzazioni opererà mediante la piattaforma telematica “Monitor-piani”, istituita presso l’Albo gestori ambientali, e sarà interoperabile con il Catasto dei rifiuti ed il Registro elettronico nazionale per la tracciabilità dei rifiuti.

Il Recer sarà suddiviso in due sezioni:

1. Autorizzazioni ordinarie, nella quale verranno raccolti i provvedimenti rilasciati dalle Autorità competenti per autorizzare espressamente le operazioni di recupero dei rifiuti (ai sensi artt. 208, 209 e 211 del TUA);

2. Procedure semplificate, nella quale, invece, verranno raccolti gli esiti delle procedure semplificate di recupero dei rifiuti concluse in conformità al menzionato articolo 184-ter.

Allo stato attuale, è previsto che solamente le Autorità competenti inseriscano i dati sulle autorizzazioni rilasciate o le procedure semplificate concluse nel registro, e che la sua consultazione sia riservata solo ai soggetti istituzionali (quali Ministero Ambiente, ISPRA e le diverse ARPA regionali).

L’operatività del Recer, anche per questa prima fase, verrà comunque comunicata dallo stesso Ministero dell’Ambiente con apposito link sul suo sito (verosimilmente non prima del prossimo autunno).

In un secondo momento (potrebbe essere dal prossimo anno) la consultazione del Recer sarà estesa a tutti i soggetti che operano nella gestione dei rifiuti, tra cui i vettori, che potranno quindi verificare se l’impianto a cui trasportano i rifiuti opera per operazioni di recupero o di smaltimento e quindi il loro necessario provvedimento autorizzativo.

Fonte: ASSOTIR

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