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Merci pericolose sui treni. Prima di dare l'ok ripensate alla tragedia di Viareggio.

Merci su ferro, un patto per la crescita

Entro dicembre il Ministero presenter il pacchetto di proposte.

ROMA – Il tavolo per il rilancio del trasporto ferroviario merci, voluto dal ministro Graziano Delrio e guidato a partire dal febbraio scorso dal capo struttura di missione del Mit Ennio Cascetta, sta arrivando al dunque. Entro dicembre il Ministero presenterà il pacchetto di proposte (incentivi e e altre misure di sostegno) per dare forza e prospettiva pluriennale a questa strategia. Proposte frutto del confronto dei mesi scorsi tra il Ministero e gli operatori del settore.

 

Oggi a Napoli, al museo di Pietrarsa, in un convegno organizzato da Confetra e Confindustria, Delrio e Cascetta anticiperanno parte del pacchetto di proposte per rilanciare il trasporto su ferro. Al convegno anche l’Ad di Rfi Maurizio Gentile, il presidente dell’Autorità Trasporti Camanzi e dell’Agenzia Sicurezza Gargiulo, i presidenti di Confetra Marcucci e del gruppo Confindustria Logistica Ottolenghi. Sul piatto anche la possibilità di coinvolgere direttamente le imprese industriali (la domanda di trasporto) nelle strategie di rilancio e incentivazione del trasporto merci su ferro.

Il traffico merci su ferro, da sempre modesto in Italia, ha perso dal 2007 ad oggi un altro 35% circa, da 75 a 50 milioni di treni-km, mentre le altre modalità (strada e mare) hanno limitato le perdite al 10%. Oggi il trasporto su ferro vale circa il 12% sul totale del trasporto via terra, contro l’oltre il 18% medio Ue, dove però c’è anche un 7% per vie d’acqua, da noi inesistente. Negli ultimi tre anni le merci su ferro hanno registrato una modesta ripresa del 5%, ma il governo vuole fare ben altro: avviare un processo che porti il 30% delle merci dalla gomma al ferro entro il 2030.

«Si può aumentare il trasporto su ferro – sostiene Cascetta – solo con sistematiche e costanti politiche di incentivazione, da una parte, e di adeguamento delle infrastrutture e delle tracce, dall’altra». Politica, quest’ultima, che è già stata avviata da Rfi con l’accordo con la Svizzera per le tratte di accesso al Gottardo e con gli ultimi contratti di programma, in fase di avvio. «Gli interventi italiani sulla rete Ten-T – prosegue Cascetta – e cioè Torino-Lione e Brennero, e soprattutto quelli svizzeri su Gottardo e Sempione, che saranno a regime nel 2020, sono per l’Italia una grande opportunità se saremo pronti a coglierla». Opportunità per il settore merci, per l’ambiente, ma forse anche per la domanda, per l’industria che deve esportare le sue merci, e per il sistema portuale italiano.

Fonte: IL SOLE 24 ORE

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