Il Consiglio “Economia e finanza” dell’Unione Europea ha raggiunto un accordo sull’eliminazione della soglia doganale di 150 euro. Questa misura, che finora permetteva l’ingresso nell’UE di merci di valore inferiore senza dazi, mira a contrastare la concorrenza sleale nei confronti dei commercianti europei e ad armonizzare il sistema con le norme sull’IVA.
Dazi doganali UE: cosa cambia per le merci di basso valore
Con la nuova regola, tutte le merci importate nell’UE saranno soggette a dazi doganali, indipendentemente dal loro valore. L’obiettivo è ridurre le spedizioni sottovalutate e migliorare la competitività delle imprese europee, evitando pratiche scorrette che aggirano le tasse doganali.
Tempistiche e soluzione temporanea
La misura entrerà in vigore solo con l’attivazione del Customs Data Hub, piattaforma centrale dell’UE prevista per il 2028, che faciliterà i controlli doganali e l’interazione con le autorità.
Per garantire un’applicazione anticipata già nel 2026, il Consiglio sta studiando una soluzione temporanea semplice, che applicherà i dazi alle merci di basso valore fino all’entrata in funzione del sistema definitivo.
Impatto su e-commerce e ambiente
Secondo le stime della Commissione Europea:
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Fino al 65% dei piccoli colli importati nell’UE sono sottovalutati per evitare i dazi.
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Nel 2024, il 91% delle spedizioni e-commerce sotto i 150 euro proveniva dalla Cina.
Questa pratica non solo penalizza i commercianti europei, ma ha anche conseguenze ambientali: incentiva le aziende extraeuropee a suddividere le spedizioni in singoli colli, aumentando l’impatto delle consegne.
Cosa aspettarsi nel 2026
L’introduzione dei dazi doganali per le merci di basso valore cambierà significativamente il mercato dell’e-commerce internazionale e le strategie di importazione. I commercianti dovranno adeguarsi ai nuovi requisiti doganali e alle tempistiche di pagamento dei dazi, mentre l’UE punta a una maggiore trasparenza e sostenibilità nelle importazioni.












