CNA e Legacoop chiedono scelte politiche che favoriscano un salto di qualità nel settore. e perché non rimanga ai margini organizzano tavola rotonda presso la III Torre della Regione.
BOLOGNA, 22 OTT. 2012 – Se non si imbocca con decisione la strada della qualificazione, il rischio è che le imprese italiane di autotrasporto abbiano sul mercato un ruolo sempre pi marginale. Il trasporto su gomma è percepito ancora da molti come un costo e non come un valore. E CNA-FITA e Legacoop, nel prendere atto favorevolmente come il Governo abbia confermato anche per il 2013 i previsti 400 milioni di euro di contributi per l’autotrasporto, tentano di alzare il tiro considerando superata la fase della rivendicazione pura per tentare di dar peso alle proposte.
Da qui la scelta di dar vita ad un momento di confronto attraverso una tavola rotonda su: “Trasporto merci: governare il cambiamento”, che si tiene domani pomeriggio dalle 16 presso la Sala B-C, III Torre della Regione Emilia-Romagna, in viale della Fiera 8 a Bologna. “I problemi per chi opera nel trasporto su gomma? Sono tanti spiegano Alberto Armuzzi, presidente di Legacoop Servizi Emilia-Romagna e Elmo Giovannini, responsabile di CNA-FITA Emilia Romagna e sarebbe ora che chi ha la responsabilità per farlo si impegnasse maggiormente per governarli”.
A discuterne, oltre ai due rappresentanti delle associazioni che hanno promosso l’iniziativa, Rocco Giordano, docente di economia dei trasporti e della logistica, uno dei massimi esperti del settore, l’assessore regionale ai trasporti Alfredo Peri e il presidente di Unindustria Forlì-Cesena, Giovanni Torri.
“Va fatto un ragionamento serio sulle infrastrutture hanno sottolineato Giovannini e Armuzzi : il Passante Nord, l’Autostrada Cispadana, la E45 e la E55 sono tutte opere che vanno realizzate in tempi certi. In Francia la velocità media è di 60 chilometri orari e in Italia di 47: il tempo per percorrere lo stesso tratto di strada è dunque di gran lunga superiore nel nostro Paese e questo provoca costi e consumi pi elevati. La competizione si fa anche sull’efficienza della rete logistica”.
“Non esiste contrapposizione fra trasporto ferroviario e trasporto su gomma e a chi oppone investimenti nelle ferrovie per aumentare il trasporto merci su ferro spiega Armuzzi – rispondiamo che è il sogno di tutti gli autotrasportatori fare solo l’ultimo miglio, quello dallo scalo ferroviario alla destinazione finale. Purtroppo questa alternativa in Italia quasi non esiste. Così come non è chiaro quali siano, in Emilia Romagna, gli aeroporti destinati alle rotte degli aerei-cargo o quali interporti vadano privilegiati: quasi ogni provincia ha il suo, ma bisogna fare delle scelte e concentrare le risorse”. Leggi tutta la notizia
Fonte: VIAEMILIANET.IT