In breve
Eurispes mostra il trend di investimenti in Italia del trasporto merci ferroviario dal 1992 al 2010, confrontando la situazione attuale del nostro Paese con il resto d’Europa e del mondo.
Vediamo perché il trasporto merci ferroviario è preferibile a quello su gomma, e le proposte pratiche di Eurispes per potenziare il settore.
Premessa
Ce lo dice Eurispes, l’Osservatorio sulla Mobilità e il Trasporto, ma ormai è un fatto che balza agli occhi di tutti.
Che in Italia si preferisca finanziare il trasporto su gomma, quindi dare la precedenza a infrastrutture come le autostrade, a discapito di un trasporto merci, quello ferroviario, molto più ecologico, non è una novità.
Ma i dati che Eurispes diffonde sono un vero e proprio campanello d’allarme.
Il messaggio è chiaro: siamo indietro rispetto al resto d’Europa, e anche rispetto a grandi Paesi come la Cina.
Come è possibile che non sia ancora avvenuta una svolta, con finanziamenti mirati e politiche di sostegno?
Le criticità del trasporto su gomma, ci dice Eurispes, vanno dal costo elevato alla forte dipendenza dalle condizioni atmosferiche e stradali, fino al più elevato tasso di incidentalità e alle ripercussioni a livello ambientale.
Il trasporto ferroviario vanta invece un’indiscutibile sostenibilità ambientale, esternalità positive influenti sulla mobilità, sul costo del carburante, sull’incidentalità nei tratti autostradali.
Anche FerCargo – l’Associazione di imprese ferroviarie private che operano nel settore merci – lo dice: il suo studio conferma la supremazia del trasporto ferroviario come vettore ecologico.
Un treno merci europeo ha un impatto ambientale decisamente inferiore rispetto ad un trasporto su mezzo pesante: FerCargo ha messo a confronto questi due mezzi, evidenziando che mentre per ogni tonnellata di carico e per ogni chilometro percorso con un treno merci europeo, nell’atmosfera penetrano mediamente 29 grammi di Co2, le emissioni di un trasporto su mezzo pesante conforme alla normativa antinquinamento Euro 5 ammontano a 81 grammi, circa il triplo in più.
Il trasporto merci ferroviario in Italia
La situazione attuale è questa: in Italia il trasporto ferroviario delle mercirappresenta una quota di traffico minoritaria rispetto alle altre modalità: raggiunge appena il 6%.
In Europa, invece, la media è tra il 12% e il 18%, con Paesi virtuosi come l’Austria che supera il 30%.
Eurispes, sulla base dei dati Ocse, ha messo a confronto il nostro Paese con Spagna e Francia, per vedere quale sia stato il trend degli investimenti per le infrastrutture ferroviarie, dal 1992 al 2010.
L’Italia, dal 1998 al 2005, è passata da un investimento di 1.950 milioni di euro a ben 10.175, nettamente superiore ai dati francesi e spagnoli.
Poi, però, è iniziata una parabola discendente, fino a porsi agli stessi livelli della Spagna nel 2008. Leggi tutta la notizia
Fonte: LOGISTICAMENTE