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Trasporti Italiani: come stanno alla fine del secondo decennio del terzo millennio

Trasporti Italiani: come stanno alla fine del secondo decennio del terzo millennio

Mino Giachino, già Sottosegretario di Stato ai trasporti.

Giachino: i trasporti italiani stanno male, peggio del 2011, Autostrade disastrate, la ferrovia Alta Velocità intasata, Tariffe trasporto Più basse , carenza di autisti , poco peso politico, assenza del Governo dalla presentazione di un interessante Annuario Statistico dei Trasporti.

Nell’economia globale trasporti e logistica sono e saranno sempre più importanti. 

I grandi gruppi, tipo Amazon, tendono a darsi una propria logistica per diminuire i costi ed essere sicuri della certezza dei tempi di trasporto.

Eppure i trasporti italiani alla fine del secondo decennio del terzo millennio si trovano, in condizioni difficili, diminuiti gli investimenti in infrastrutture, autostrade disastrate con viadotti e gallerie insicure, assente ancora a 17 mesi dalla caduta del Ponte Morandi di un Piano organici di interventi, aumento della congestione,dei tempi e dei costi di trasporto. 

Il Nord Ovest che vale il 40% del PIL e il50% dell’import italiano a rischio paralisi.

Lo Studio di Federtrasporti, presentato oggi al MIT, fornisce dati interessanti sul sistema dell’autotrasporto che garantisce ogni giorno il funzionamento della nostra economia ma non ha un adeguato peso politico palesatosi oggi platealmente con la assenza della rappresentanza ministeriale, cosa che in altri tempi non sarebbe successa.

Un settore come l’autotrasporto su cui si scarica la efficienza della logistica italiana che dal picco degli interventi del Governo nel 2009 (dati Eurostat) ha visto diminuire progressivamente l’essenziale intervento dello Stato. Lo sportello unico dei controlli portuali ancora nel limbo dei desideri.

A fronte della carenza infrastrutturale l’unica carta è la intermodalità, mare e rotaia, eppure gli interventi come ferro bonus e marebonus sono ancora quelli ideati dal mio Governo nel 2008 e 2009. 

In questi anni la nostra economia ha retto solo per l’aumento delle esportazioni e quindi il settore dei porti, dei trasporti Su rotaia e sarà ancora più strategico.

Per fortuna che con le nostre Manifestazioni SITAV abbiamo salvato la TAV un’opera fondamentale per il lavoro e per il trasferimento del trasporto dalla strada alla rotaia.

Ecco perché è incomprensibile che la Ministra De Micheli non sblocchi a i lavori dalla parte italiana e la Gronda autostradale di Genova.

Mino Giachino 

(Già sottosegretario di Stato ai trasporti)

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