La mattina del 16 ottobre, un tragico incidente ha scosso l’area retroportuale di Porto Corsini a Ravenna. Giuseppe Zuccoli, un autotrasportatore di 67 anni, ha perso la vita dopo essere stato investito da un tir in un’area dedicata alla movimentazione di materiali argillosi. Questo evento riporta alla luce questioni cruciali sulla sicurezza sul lavoro nel settore portuale.
Poco dopo le 7, Zuccoli è sceso dal suo tir, ma è stato colpito da un altro veicolo pesante. L’incidente, avvenuto durante l’orario di lavoro, ha richiesto l’intervento tempestivo di carabinieri, Guardia di Finanza e polizia di Stato. Nonostante i tentativi di rianimazione, è stato dichiarato deceduto sul colpo.
Le autorità stanno indagando sulle circostanze del tragico evento. Non si esclude che Zuccoli sia sceso dal veicolo in una zona vietata. Verifiche approfondite sono in corso per chiarire questa ipotesi e garantire che simili incidenti non si ripetano in futuro.
La Reazione della Comunità
Davide Conti, segretario Fillea Ravenna, ha espresso preoccupazione per la sicurezza nel porto, richiamando l’attenzione sulla necessità di un tavolo di discussione con Sapir. Inoltre, ha menzionato la possibilità di uno sciopero per sensibilizzare sull’importanza della sicurezza sul lavoro, soprattutto in aree con diverse ditte operanti.
Il Cordoglio delle Autorità
L’assessore regionale al Lavoro, Giovanni Paglia, ha descritto l’incidente come un evento inaccettabile, sottolineando l’importanza della responsabilità collettiva per garantire la sicurezza nei luoghi di lavoro. Anche il Commissario dell’Autorità Portuale, Francesco Benevolo, ha espresso il suo dolore e la sua vicinanza alla famiglia della vittima.
Questo tragico evento evidenzia l’urgenza di rivedere le procedure di sicurezza nel settore portuale. È fondamentale che le istituzioni e le aziende collaborino per prevenire futuri incidenti e garantire un ambiente di lavoro sicuro per tutti.
Fonte: Corriere di Bologna