“E’ in corso in Sardegna l’ennesima emergenza alluvioni con un terribile bilancio di morti, dispersi e danni incalcolabili. Ma la politica può e deve riscattarsi da almeno 20 anni di disattenzione e di calo progressivo di risorse per la difesa del suolo e la riduzione del dissesto idrogeologico. Trovo sconcertante e ai limiti dell’autolesionismo che la Legge di Stabilità predisposta dal Ministero dell’Economia e Finanze stanzi per la tutela del suolo nell’81,9% dei 6.633 Comuni in dissesto e a rischio frane e alluvioni, dove vivono 5,8 milioni di italiani (9,6% della popolazione nazionale) con un totale di 1,2 milioni di edifici, decine di migliaia di industrie e un patrimonio storico e culturale inestimabile, la miseria di 30 milioni di euro per il 2014, altri 50 milioni per il 2015 e 100 milioni per il 2016. Cioè per l’opera pubblica nazionale considerata più urgente, in tre anni dedichiamo 180 milioni! Un nulla. E’ un errore clamoroso e incomprensibile e faremo di tutto per correggere quelle cifre che sono un insulto per i tanti italiani e i territori alluvionati che da noi aspettano risposte concrete”. E’ quanto afferma il Sottosegretario alle Infrastrutture e Trasporti Erasmo D’Angelis intervistato dall’emittente radiofonica Lady Radio.
“L’Italia – spiega D’Angelis – ha tutte le condizioni per far partire un programma serio e coraggioso di investimenti per la più grande e utile opera pubblica della messa in sicurezza di milioni di italiani dai grandi rischi. Al Ministero delle infrastrutture e Trasporti sono stati recuperati e trasferiti 100 milioni l’anno per i prossimi tre anni ai piccoli Comuni, altri 100 per l’edilizia scolastica e i bonus nell’edilizia per la sicurezza antisismica danno ottimi risultati. E va accolto l’appello della commissione Ambiente della Camera presieduta da Ermete Realacci che all’unanimità chiede almeno 500 milioni l’anno per la difesa del suolo, fuori dal Patto di Stabilità. C’è – conclude il Sottosegretario – anche un motivo economico e di risparmio, 1 euro speso in prevenzione determina un risparmio anche di 100 euro in riparazione dei danni”.