Sarà costituito un gruppo di lavoro incaricato di definire una mappa ricognitiva delle infrastrutture logistiche e trasportistiche
Oggi è stato firmato il Protocollo d’Intesa per la costituzione del Sistema Logistico del Porto di Taranto. Oltre che essere stato sottoscritto dalle amministrazioni presenti, il documento ha raccolto anche le adesioni del presidente della Provincia di Lecce, del sindaco del Comune di Lecce e di Rete Ferroviaria Italiana (RFI) con l’impegno a formalizzare tali approvazioni quanto prima. L’Autorità Portuale di Taranto ha precisato che tra le parti che hanno aderito all’iniziativa rientra anche la Regione Basilicata la quale, con deliberazione di giunta, lo scorso 13 novembre ha approvato uno schema di un più ampio protocollo di intesa con l’Autorità Portuale di Taranto che ingloba e recepisce anche i contenuti del protocollo stipulato oggi.
Il Protocollo è stato presentato su iniziativa del presidente dell’Autorità Portuale di Taranto ai sensi del comma 1 dell’art.46 (collegamenti infrastrutturali e logistica portuale), del decreto legge n. 201 del 6 dicembre 2011 (“Disposizioni urgenti per la crescita, l’equità e il consolidamento dei conti pubblici”), che recita: “Al fine di promuovere la realizzazione di infrastrutture di collegamento tra i porti e le aree retro portuali, le autorità portuali possono costituire sistemi logistici che intervengono, attraverso atti d’intesa e di coordinamento con le regioni, le province ed i comuni interessati nonché con i gestori delle infrastrutture ferroviarie”.
Nel corso dell’incontro si è convenuto che nei prossimi giorni sarà costituito un gruppo di lavoro composto da tecnici indicati dalle rispettive amministrazioni per la redazione di una mappa ricognitiva delle infrastrutture logistiche e trasportistiche esistenti. Nel contempo l’Autorità Portuale predisporrà una bozza di regolamento per la condivisione e realizzazione di procedure amministrative semplificate e per l’attuazione di incentivi fiscali finalizzati all’attrazione di nuovi insediamenti produttivi.
Fonte: INFORMARE