Il 28 luglio 2025 entra ufficialmente in funzione la seconda canna del Frejus, traforo autostradale strategico che collega Italia e Francia lungo l’asse Torino–Modane. Si tratta di un traguardo infrastrutturale cruciale per la mobilità alpina, in particolare per il trasporto merci attraverso le Alpi.
L’apertura della seconda canna del traforo del Frejus permetterà il transito separato per senso di marcia lungo quasi 13 chilometri di galleria, migliorando la sicurezza stradale e rendendo più efficiente la gestione dei flussi.
Maggiore sicurezza e traffico separato
Con la seconda canna del Frejus operativa, il rischio di incidenti diminuisce sensibilmente grazie alla separazione dei flussi. La nuova configurazione del traforo garantisce maggiore controllo e tempestività di intervento in caso di emergenze o congestioni.
L’attivazione arriva in un momento strategico: dal 1° settembre è prevista la chiusura del traforo del Monte Bianco, che durerà oltre tre mesi. Il Frejus rappresenterà quindi un corridoio alternativo essenziale per la logistica tra Italia e Francia.
Il ruolo del Governo e l’impegno del Ministro Salvini
“Siamo soddisfatti dell’apertura della seconda canna del Frejus – ha dichiarato Paolo Uggè, presidente FAI-Conftrasporto – perché rappresenta un passo decisivo per la sicurezza e la competitività del sistema logistico italiano.”
Uggè ha sottolineato come il Ministro Salvini abbia mantenuto l’impegno preso a Bruxelles nel marzo scorso, accelerando l’attivazione della nuova infrastruttura.
Permeabilità dell’arco alpino: obiettivo strategico
La seconda canna del Frejus è solo il primo tassello di un piano più ampio. Uggè invita a proseguire con determinazione per garantire la piena permeabilità dell’arco alpino, eliminando vincoli unilaterali che penalizzano il nostro sistema logistico.
Questa nuova apertura può fungere da leva per un piano di mobilità alpina coordinato, sostenibile e competitivo.
Riaprire l’Autostrada Ferroviaria Alpina (AFA): una priorità
FAI-Conftrasporto torna a chiedere la riattivazione dell’Autostrada Ferroviaria Alpina (AFA), ferma da oltre due anni. Una scelta strategica che alleggerirebbe il traffico stradale, ridurrebbe l’impatto ambientale e rafforzerebbe l’intermodalità del trasporto merci. “Riaprire la AFA significa puntare su una logistica moderna, sostenibile e integrata,” conclude Uggè.
Un passo avanti per la logistica tra Italia e Francia
L’apertura della seconda canna del Frejus è una notizia positiva per l’intero comparto trasporti. Non solo per la sua valenza tecnica e strategica, ma anche perché rappresenta un segnale chiaro di attenzione verso il futuro della mobilità tra Italia e Francia. La sfida ora è garantire continuità operativa e progettuale lungo tutto l’arco alpino.
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