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DL Rilancio, Alsea: ''Cambiategli il nome''

DL Rilancio, Alsea: ”Cambiategli il nome”

Tutte le imprese avrebbero avuto bisogno di un sostegno e di misure semplici e immediate.

Con il Decreto in discussione in questi giorni le risorse stanziate per la crisi da Coronovarirus da questo Governo, a debito e che quindi dovremo ripagare dolorosamente nei prossimi anni, ammontano a circa 100 miliardi di Euro.

È una cifra impressionante che per garantire un futuro all’Italia ed ai suoi cittadini dovrebbe essere investita e destinata per una parte considerevole alla crescita ed allo sviluppo del Paese.

“L’unico modo per farlo – commenta il Presidente Alsea, Betty Schiavoni – è quello di investire soprattutto nelle imprese, aiutandole a recuperare almeno in parte quanto stanno perdendo con questa crisi.

Invece stiamo assistendo a qualcosa di sconcertante: il decreto Rilancio, ad oggi, si compone di oltre 250 articoli per quasi 450 pagine (una mostruosità: e poi si parla di meno burocrazia), destinando la gran parte delle risorse, come già fatto per il Cura Italia, a misure assistenzialistiche e a pioggia, lasciando solo le briciole al tessuto imprenditoriale.

Al di là degli aiuti a pioggia ai soliti noti – Alitalia, a cui vanno ben 3 miliardi di Euro, oltre il 5% del totale, RFI, pubblici concessionari ecc. – per le imprese sono state stanziate poche risorse, in maggioranza alle imprese con un fatturato inferiore ai 5 milioni di Euro.

Siamo felici per queste imprese che, seppure poco, hanno un aiuto dallo Stato ma non capiamo perché chi fattura sopra ai 5 milioni di Euro non vada nulla. Ci dicano chiaramente che in Italia è una colpa fatturare, crescere e dare lavoro perché da come leggiamo i provvedimenti chi fattura oltre tale soglia è tagliato fuori.

È un fatto gravissimo: tutte le imprese avrebbero avuto bisogno di un sostegno e di misure semplici e immediate: anche per il morale. Invece ci troviamo di fronte ad un provvedimento di 500 pagine (!!!) che a leggerlo tutto finisce l’emergenza e che non stanzia risorse per la crescita del Paese.

Questo provvedimento discende da una visione errata del Paese. L’Italia e il suo sviluppo si fondano sulle imprese private che hanno sorretto in questi ultimi dieci anni la nostra economia, che investono e rischiano del loro. E oggi rischiano di fallire.

www.alsea.mi.it

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