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Drastica diminuzione del numero degli atti di pirateria

Lo scorso anno si sono verificati 297 attacchi rispetto a 439 nel 2011

Lo scorso anno il numero di assalti dei pirati alle navi in tutto il mondo ha registrato un drastico calo scendendo a 297 rispetto a 439 attacchi nel 2011. Lo ha reso noto l’International Maritime Bureau (IMB) dell’International Chamber of Commerce (ICC) precisando che, anche se nel 2012 si è verificata una forte riduzione dell’attività della pirateria somala, le aree dell’Africa orientale e occidentale rimangono le più pericolose con un totale di 150 attacchi verificatisi lo scorso anno.

Nel 2012 il tutto il mondo sono state 174 le navi abbordate dai pirati. Ventotto navi sono stati sequestrate e altrettante sono state colpite con armi da fuoco. I tentati attacchi sono stati complessivamente 67. Lo scorso anno il numero di persone prese in ostaggio a bordo delle navi è sceso a 585 da 802 nel 2011, mentre altre 26 sono state rapite a scopo di estorsione in Nigeria. Sei membri degli equipaggi sono stati uccisi e 32 sono stati feriti o aggrediti.

«I dati dell’IMB sulla pirateria – ha commentato il direttore del Bureau, Pottengal Mukundan – mostrano fortunatamente una riduzione dei sequestri e degli attacchi alle navi. Ma gli equipaggi devono continuare a restare vigili, in particolare nelle acque altamente pericolose al largo dell’Africa orientale ed occidentale».

Lo scorso anno in Somalia e nel Golfo di Aden sono stati registrati solo 75 attacchi alle navi rispetto a 237 nel 2011, pari al 25% degli incidenti complessivi in tutto il mondo. Il numero di sequestri somali si è dimezzato da 28 nel 2011 a 14 nel 2012. Al 31 dicembre scorso, i pirati somali tenevano in ostaggio ancora 104 marittimi su otto navi e altri 23 a terra. L’IMB ha sottolineato che l’azione delle Marine Militari nell’area, con attacchi preventivi e interventi determinati contro le navi madre utilizzate dai pirati, nonché la presenza di squadre armate private a bordo delle navi e l’applicazione delle misure per scoraggiare gli attacchi messe in atto dagli equipaggi, scoraggiano l’attività dei pirati al largo della costa orientale dell’Africa. «La costante presenza delle Marine Militari – ha sottolineato Mukundan – è essenziale per garantire il contenimento della pirateria somala. Questi passi avanti – ha spiegato – potrebbero essere facilmente vanificati se le navi militari venissero ritirate dalla zona».

Per quanto riguarda l’Africa occidentale, la pirateria è in aumento nel Golfo di Guinea con 58 incidenti registrati nel 2012, di cui 10 sequestri, e con 207 membri degli equipaggi presi in ostaggio. L’IMB ha evidenziato come i pirati che operano in quest’area siano particolarmente violenti avendo utilizzato armi da fuoco in almeno 37 degli attacchi. Il Benin – ha precisato il Bureau – costituisce un’eccezione e mostra un forte calo: da 20 incidenti (tra cui otto sequestri) nel 2011 a soli due (di cui un sequestro) nel 2012. Lo scorso anno in Nigeria si sono verificati 27 incidenti, con quattro navi sequestrate, 13 abbordate, otto colpite con armi da fuoco e con due tentativi di attacco, mentre solo 10 incidenti sono stati segnalati nell’area nel 2011, tra cui due sequestri. Anche il Togo ha registrato un aumento: da cinque incidenti nel 2011 a 15 nel 2012, tra cui quattro sequestri. Per l’area al largo della Costa d’Avorio, nel 2012 sono stati segnalati cinque incidenti rispetto ad uno nel 2011.

Lo scorso anno nel sud-est asiatico sono state sequestrate quattro navi, tra cui una nave cisterna malese che è stata successivamente sequestrata nuovamente in Vietnam nel corso dell’ultimo trimestre.

Nell’arcipelago indonesiano sono state registrate 81 segnalazioni di piccoli furti, che rappresentano più di un quarto degli incidenti globali nel 2012, e trenta navi sono state attaccate nel corso dell’ultimo trimestre dell’anno, mentre sono stati effettuati 73 abbordaggi e 47 membri degli equipaggi sono stati presi in ostaggio. Quattordici incidenti sono stati segnalati a Belawan da parte di navi ancorate o ormeggiate.

Fonte: INFORMARE

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