Tutelare il territorio dal rischio derivante dal trasporto di merci pericolose su strada: il progetto transfrontaliero “Destination”, di cui la regione Piemonte è capofila, mira ad aumentare conoscenza e sicurezza in questo ambito. Intervista all’Ing. Milena Orso Giacone, referente tecnico del progetto.
Nell’ambito del “Programma operativo di cooperazione transfrontaliera Italia-Svizzera” approvato nel 2007 dalla Commissione europea per migliorare la collaborazione tra le zone di frontiera in tema di innovazione, valorizzazione delle risorse e condivisione di infrastrutture e servizi, è nato il “Progetto DESTINATION” (DangErous tranSport To New prevenTive Instruments).
Tale progetto riguarda la tutela del territorio dal rischio derivante dal trasporto di merci pericolose su strada, partendo da un’approfondita conoscenza delle problematiche e delle realtà ad esso correlate.
Al progetto partecipano, per l’Italia, la Valle d’Aosta, il Piemonte, la Lombardia e la Provincia Autonoma di Bolzano; per la Svizzera, il Cantone Ticino. La Regione Piemonte è capofila e referente unico di progetto per l’Italia e la Svizzera. DESTINATION, iniziato nel marzo 2010, avrà termine nel febbraio 2014.
E di DESTINATION si parlerà anche a PROTEC 2012, focus congressuale sulle tecnologie e servizi per la protezione civile e ambientale, in svolgimento a Torino, Lingotto Fiere, dal 29 novembre al 2 dicembre.
Nell’ambito del convegno di apertura – giovedì 29 novembre ore 14,30-17,30 Sala Blu – il Progetto Destination sarà il punto di partenza dal quale si svilupperà l’intervento dell’Ing. Milena Orso Giacone, Direzione Ambiente Regione Piemonte, nella sua relazione “Il rischio del territorio connesso al trasporto merci pericolose”.
Nell’intervista che segue abbiamo chiesto alla relatrice di darci qualche anticipazione.
Ing. Orso Giacone, Lei è il referente tecnico del “Progetto Destination”, in che cosa consiste, quali obiettivi vi siete posti e come verranno utilizzati i dati raccolti e gli studi da esso derivanti?
“Il progetto è in primo luogo un’occasione per incrementare la conoscenza del territorio e dei fattori di pressione che lo caratterizzano e per integrare diverse componenti già presenti presso le amministrazioni: trasporto, ambiente e protezione civile.
Conoscere, infatti, vuol dire saper gestire e quindi aumentare la sicurezza. In particolare stiamo creando un sistema informativo unico tra tutti i partner (5 diverse amministrazioni!), contenente dati del territorio e informazioni sul trasporto merci pericolose -TMP- su strada, che costituirà un nuovo strumento di decisione per la pubblica amministrazione ma anche per il cittadino e altri soggetti privati, quali i gestori delle strade e gli autotrasportatori. Le elaborazioni consentono di migliorare il sistema viario e del territorio ad esso circostante in fase di pianificazione (prevenzione), di ordinaria gestione e di emergenza (protezione).
I dati, raccolti attraverso on board unit montate sui mezzi e gate installati sul territorio, e le elaborazioni potranno essere effettuate con diverso grado di dettaglio secondo la profilazione dell’utente: sull’intero territorio di progetto sarà possibile avere diverse mappe standardizzate sul rischio da TMP su strada mentre su scala locale (griglie di 1oo m di lato) sarà possibile effettuare simulazioni personalizzate modificando i parametri legati al TMP, al sistema viabile e alle vulnerabilità del territorio”.
Quante e quali regolamentazioni disciplinano in Italia le varie forme di trasporto di merci pericolose (trasporto si gomma, su rotaia, aereo, navale ecc)?
“Ogni tipologia di trasporto ha una normativa di riferimento europea (ADR – Strada, RID – Ferrovia, ADN – Vie navigabili, IATA DGR per trasporto aereo, IMDG CODE per nave) che sono recepite dagli stati membri. Il Progetto DESTINATION non è focalizzato su come si trasportano le sostanze e materiali pericolosi e quindi sull’applicazione del regolamento ADR, ma piuttosto su quali e quante sostanze si trasportano, quali porzioni di territorio sono interessate e quali le conseguenze pe l’uomo e l’ambiente”.
Quanti incidenti che coinvolgono mezzi che trasportano merci pericolose avvengono mediamente in Italia? Con quali conseguenze sull’ambiente?
“Contare il numero di incidenti che trasportano merci pericolose non è facile poiché non c’è un sistema univoco di rilevamento di questo tipo di incidenti. Vi sono alcuni studi, quali per esempio quelli effettuati dal Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, basati sui propri interventi. Nel 2009 in questo studio sono stati registrati 287 incidenti stradali coinvolgenti mezzi ADR: 272 trasporto combustibili liquidi e gassosi e solo 19 trasporto altre sostanze chimiche. Anche da questa statistica non emerge però il numero di incidenti in cui ci sia stato effettivamente un rilascio della sostanza/merce pericolosa, che sono poi gli incidenti che potrebbero essere origine di un danno antropico e ambientale”. Leggi tutta la notizia