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Umbria, l’Alto Tevere avr la sua piattaforma logistica

Sono ufficialmente partiti i lavori a Citt di Castello

Sono ufficialmente partiti i lavori a Città di Castello per la costruzione della piattaforma logistica intermodale dell’Alto Tevere, una delle tre previste in Umbria, assieme a Terni-Narni e Foligno. L’infrastruttura costerà oltre19 milioni di euro, coperti in buona parte dalla Regione Umbria.

Su una superficie di 130 mila mq (a nord di Città di Castello, tra le zone industriali di questo comune e quelle di San Giustino) vi saranno aree destinate a magazzini, piazzali, uffici, sale riunioni, servizi di alloggio e albergo/ristorazione, parcheggi, officina, autoricambi e distribuzione carburante. “La piattaforma è stata collocata in un sito che le consente di intrecciare le principali direttrici di traffico dell’Umbria – ha detto il presidente della Regione Catiuscia Marini – qui si incrociano le fondamentali direttrici viarie, a partire dalla E45, la Ferrovia Centrale Umbra e, in prospettiva, la E78 il cui completamento è stato oggetto di una forte iniziativa politica e istituzionale che abbiamo sostenuto come Regione Umbria assieme a Toscana e Marche”. La piattaforma ottiene tuttavia le critiche di due consiglieri regionali, Oliviero Dottorini, capogruppo di Italia dei Valori, e Andrea Lignani Marchesani di Fratelli d’Italia.

Dottorini, in particolare, considera l’infrastruttura ”un obbrobrio progettuale” dal momento che, come spiega in una nota, ”si tratta dell’unico centro intermodale senza collegamento ferroviario, privo quindi della caratteristica principale che un’opera come questa deve avere, vale a dire l’interscambio di merci almeno tra ferro e gomma. A tempo debito avevamo proposto il posizionamento della piastra logistica in modo da poter intersecare la linea ferroviaria e da sfruttare gli assi di comunicazione per il trasporto delle merci.

La protervia di amministratori locali compiacenti ha avuto la meglio, riuscendo a posizionare l’opera a cavallo di due comuni, in area agricola di pregio e senza la possibilità di intersecare la ferrovia, un capolavoro amministrativo. Tra le altre cose appare evidente che il posizionamento irrazionale dell’opera è la giustificazione al tracciato scelto a suo tempo per la E78, altro progetto calato sulla testa di cittadini e comitati che in più occasioni hanno proposto soluzioni alternative, meno impattanti ed economicamente sostenibili”.

Fonte: EUROMERCI

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