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La percentuale delle perdite totali di navi sul totale della flotta mondiale scesa ad un minimo storico

Il rapporto della IUMI: crescenti preoccupazioni degli assicuratori per l'impatto sul ramo cargo delle nuove mega portacontainer

Nel suo ultimo bollettino “Spring Statistics” l’International Union of Marine Insurance (IUMI) ha evidenziato come la percentuale delle perdite totali di navi sul totale della flotta mondiale sia scesa ad un minimo storico. Se nel 2012 il tasso delle perdite totali di navi superiori a 500 tonnellate di stazza lorda è aumentato marginalmente rispetto agli anni precedenti, nel complesso tuttavia il trend di riduzione delle perdite totali nel corso degli ultimi 15 anni è proseguito e nel 2013 il tasso è diminuito scendendo al minimo storico dello 0,13 % in termini di numero di navi e dello 0,05 % in termini di stazza.

L’analisi della IUMI rileva che l’età sembra essere più rilevante per le perdite totali di rinfusiere che per le navi cisterna: più del 60% delle portarinfuse perdute nel periodo 2009-2013 avevano un’età superiore ai 25 anni. Inoltre le condizioni meteomarine continuano ad essere la principale causa delle perdite totali rappresentando quasi il 50% delle navi perdute tra il 2009 e il 2013, mentre gli incagli costituiscono la seconda causa più frequente rappresentando il 25% dei casi.

Il rapporto rivela inoltre che il numero di incidenti gravi, tra cui le perdite totali, è continuato a diminuire nel 2013. La principale singola causa di gravi danni o perdite continuano ad essere gli incidenti verificatisi alle macchine e nella sala macchine e questa categoria rappresenta il 35% dei casi. Tuttavia gli incidenti occorsi in fase di navigazione – cioè gli incagli e le collisioni – costituiscono quasi il 50% del numero delle richieste di risarcimento. Le navi di età superiore ai 25 anni hanno generato il 35% delle perdite. Leggi tutta la notizia

Fonte: INFORMARE

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