Un gruppo di influenti parlamentari di differenti partiti del Regno Unito hanno inviato una lettera al primo ministro britannico David Cameron sollecitando il rigetto della proposta della Commissione Europea di imporre un regolamento sui servizi portuali, che è stata presentata lo scorso maggio ( del 23 maggio 2013).
Nella missiva, scritta dall’ex ministro al Lavoro, John Denholm, e firmata da 24 parlamentari, si spiega che il regolamento «danneggia l’industria portuale del Regno Unito. Il mercato dei porti del Regno Unito – si rileva – è considerato il più altamente competitivo in Europa e, fatto unico, i porti del Regno Unito sono in gran parte del settore privato. Il regolamento proposto dalla Commissione – hanno sottolineato i deputati – interferirà con la libertà commerciale dei nostri porti e minerà la loro capacità di attrarre investimenti in primarie infrastrutture nazionali».
«In quanto nazione insulare – prosegue la lettera – i nostri porti sono essenziali per l’occupazione, gli investimenti e la crescita economica. Circa il 95% degli scambi di merci del Regno Unito si muove via mare. Ogni anno i nostri principali porti contribuiscono con 21 miliardi di sterline al prodotto interno lordo e sostengono oltre 400.000 posti di lavoro. Solamente negli ultimi cinque anni gli investimenti dei principali porti del Regno Unito hanno contribuito a creare 50.000 nuovi posti di lavoro».
«Nonostante il fallimento dei due precedenti tentativi di introdurre un regolamento analogo – hanno rilevato i parlamentari inglesi – la Commissione sembra determinata a portare avanti il suo sbagliato approccio indifferenziato. Esortiamo vivamente il governo a resistere a questa intrusione e a tutelare l’indipendenza dei porti della nazione. È essenziale – hanno concluso – che la proposta di regolamento sui servizi portuali dell’UE venga bloccata per proteggere l’interesse nazionale».
Fonte: INFORMARE