I carabinieri di San Polo d’Enza hanno scoperto oltre venti truffe per un ‘fatturato’ di oltre un milione e mezzo di euro: l’organizzazione, secondo le indagini, aveva avviato una rete di importazioni di merce che trafugava ai danni di ignare ditte che affidavano a loro i trasporti di ingenti partite di merce, nella certezza di trovarsi davanti a vere imprese del settore.
L’indagine denominata ‘Toto’ Truffa 62′ dal celebre film in cui si arriv? ad organizzare la vendita della fontana di Trevi ad un turista americano ha portato alla denuncia di cinque campani, fra i 37 e i 65 anni, con le accuse di associazione per delinquere finalizzata al reato continuato di truffa aggravata, ricettazione, sostituzione di persona e uso di atto falso.
Secondo i militari i componenti dell’organizzazione, collegandosi a banche dati informatizzate del settore autotrasporti, clonavano imprese realmente esistenti ed estranee ai fatti, riuscendo a ottenere dalle aziende frodate commissioni per il trasporto di merci che poi facevano sparire nel nulla, lucrando sul valore della merce sottratta. Il gruppo, tra aprile 2010 e agosto 2011, ha ‘mietuto’ una settantina di vittime un po’ in tutt’Italia, ma anche all’estero (Spagna, Inghilterra, Repubblica Slovacca e Polonia).
Le indagini dei Cc proseguono per risalire ad altri complici e ad altri colpi che la banda potrebbe aver realizzato su tutto il territorio nazionale. L’operazione ha portato anche al sequestro di due mezzi pesanti e molti documenti contraffatti, dalle patenti di guida alle carte di circolazione, da contrassegni e contratti assicurativi a targhe rubate e clonate.
Fonte: L’INFORMAZIONE.COM
