Ieri i familiari delle vittime della strada si sono radunati in tutte le città d’Italia per chiedere l’istituzione del reato di omicidio stradale. A Roma il sit-in si è tenuto nei pressi del Senato, dove è in corso la discussione del disegno di legge di riforma del Codice della Strada. I termini per la presentazione degli emendamenti in commissione Giustizia scadono oggi. Il vice ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Riccardo Nencini, che ha la delega alla riforma del Codice della Strada e ha inserito la previsione dell’ergastolo della patente e del reato di omicidio stradale per chi uccide ed è sotto effetto di alcool o droga, ha incontrato in piazza delle Cinque Lune a Roma i parenti delle vittime della strada. “Sono ottimista” – ha detto loro il vice ministro. “Il testo è attualmente all’esame della commissione Giustizia al Senato. Si alza la pena per chi provoca la morte di una persona ed è sotto effetto di alcool o stupefacenti – ha sottolineato – da 8 a 12 anni ed è stata inserita una terza fattispecie di reato, prevista per chi uccide e supera di un certo limite la velocità consentita. Sono fiducioso”- ha ribadito Nencini. “Spero nell’approvazione entro l’anno. I famigliari delle vittime ci chiedono giustizia e tempi certi. E con il dolore di chi ha perso un figlio o un parente non si scherza”- ha concluso.
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19 Ottobre 2022
