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Noli, il 2012 sarà un anno difficile

Genova. Nel settore del trasporto container, il 2012 presenterà ancora forti difficoltà sotto il profilo dei noli, che saranno influenzati dall’attuale sovracapacità di offerta, cui si aggiungeranno – secondo le stime della società di consulenza Alphaliner – altre 253 navi per un totale di 1,47 milioni di teu di stiva. Cifra che verosimilmente potrebbe scendere a 228 (per 1,39 milioni di teu di stiva) tenendo conto degli accordi fin qui noti tra armatori e cantieri per far slittare alcune consegne.
Poco influente il numero delle demolizioni (per 120 mila teu) che ad esempio non colmano nemmeno la metà di quanto aumenterà Msc la sua flotta – 250 mila teu, 21 unità: l’incremento maggiore tra tutte e 18 le più grandi compagnie del settore che riceveranno navi quest’anno. Maxi-consegne in arrivo anche per Maersk (21 navi, 133 mila teu), poi Uasc, Cosco e Apl (incremento fra 50 mila e 100 mila teu). ‘La sovracapacità di stiva avrà un impatto negativo sul porto e sull’attività delle agenzie marittime? lancia l’allarme il presidente dell’Associazione dei broker e agenti marittimi di Genova (Assagenti), Giovanni Cerruti. L’aumento di stiva sarà dell’8,3%, a fronte di una crescita del commercio internazionale del 6,5%. I noli rimarranno bassi, e questo per Cerruti potrebbe portare a conseguenze traumatiche per alcune compagnie. Secondo Piero Lazzeri, presidente della federazione nazionale degli spedizionieri (Fedespedi), nel 2012 ci potrebbero essere nuovi accorpamenti, come avvenne sette anni fa, e un indizio sono stati gli accordi registrati nel corso del 2011 – il più noto: Msc con Cma Cgm.
‘Si stanno alleando tutti – conferma Cerruti – In funzione delle nuove navi si rivedono anche le composizioni dei servizi. Noi siamo in allerta, perché ci sarebbe voluta una contrazione di stiva invece che un aumento?. Cerruti è preoccupato per le agenzie, perché ‘anche in Mediterraneo c’è un leggero aumento della stiva disponibile: non prevedo niente di buono per i noli. Già oggi le compagnie operano in condizioni di mancata redditività. Se nel 2012 ci saranno ulteriori perdite, per le agenzie marittime questo significherà più lavoro da fare con minori entrate. può anche darsi che le compagnie di linea a un certo punto riducano i servizi. Allora ci si può aspettare anche un ridimensionamento dell’attività delle agenzie?. ‘Attualmente – spiega Marco Donati, direttore generale di Cosco Italia, una delle compagnie che hanno fatto il successo di Genova nel settore container – il nolo Shanghai-Genova è sui 500 dollari. Parliamo ovviamente di una cifra indicativa, al netto delle addizionali che solitamente le compagnie inseriscono nel prezzo base che si va a contrattare. Nel nostro caso, ad esempio, la cifra salirebbe a 1.100 dollari. Paradossalmente oggi il Mediterraneo è un po’ più caro del Nord Europa, perché le compagnie hanno messo su quelle rotte le grandi unità da 13 mila teu e oltre. Ma lo scostamento è comunque minimo: 25-50 dollari?.
Altri operatori contattati dal Secolo XIX parlano di una forbice più ampia (100, 200 dollari) ma la cifra del nolo Shanghai-Genova è sempre intorno a 400-600 dollari: comunque basso. Secondo Alphaliner, nel 2012 ‘la flotta crescerà dell’8,2% a fronte di una domanda che salirà del 6,5% contro il 7,7% del 2011. La tendenza a ordinare grandi navi inasprirà l’oversupply che affligge le principali rotte Est-Ovest. Delle consegne previste, il 49% è concentrato su navi oltre i 10 mila teu. Molte di queste opereranno tra Europa e Far East?.D’altro canto, gli ordini non si fermano. Nel 2011 sono stati siglati contratti per 239 nuove navi (stiva: 1,7 milioni di teu; valore: 19,5 miliardi di dollari). Il carnet dei cantieri è quindi salito a 620 portacontainer (4,3 milioni di teu) a fine del 2011, cioè il 28% della flotta esistente: 15,4 milioni di teu.
Fonte: SHIPPINGONLINE.IT – IL SECOLO XIX

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