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Nave cargo si arena a Marina di Massa, si valuta danno ambientale

Nave cargo si arena a Marina di Massa, si valuta danno ambientale

Il mal tempo stat la causa dell'incidente.

Nella tarda serata di ieri, martedì 28 gennaio, la nave Guang Rong, battente bandiera cipriota, a causa delle avverse condizioni meteo, si è arenata nei pressi del pontile lungo la costa di Marina di Massa. Lo fa sapere la Guardia Costiera.
Il cargo, lungo poco più di 100 metri, battente bandiera cipriota ed adibito al trasporto di pietrame granulato, era alla fonda nella rada di Marina di Carrara quando la forza dei marosi ha fatto arare l’ancora e pericolosamente scarrocciare l’unità verso la costa.

L’intensità del vento e delle correnti marine hanno spinto la nave verso terra fino a farla urtare con la parte poppiera contro la testata del pontile di Massa.  Sul posto è intervenuto immediatamente personale della Capitaneria di porto di Marina di Carrara sotto il coordinamento del Centro regionale di soccorso marittimo della Guardia Costiera di Livorno che ha disposto l’invio in zona di un elicottero del nucleo aereo di Sarzana e l’allertamento dei rimorchiatori. La prima azione di soccorso è stata rivolta a mettere in salvo le persone a bordo; l’equipaggio della nave, composto da 12 persone di varia nazionalità, per la maggior parte ucraini, è stato quindi trasferito in sicurezza a terra.

Il profilo ambientale

Al momento – viene spiegato – l’elicottero Nemo della Guardia Costiera resta in volo sull’area per monitorare la situazione, anche sotto il profilo ambientale, mentre da terra le operazioni sono costantemente seguite dalla Guardia Costiera di Marina di Carrara, dal prefetto, dal sindaco e dalle altre forze di polizia e dei Vigili del fuoco intervenuti. 

La messa in sicurezza

Alle prime luci del mattino, fanno sapere dalla Direzione Marittima di Livorno, sarà sul posto anche il Nucleo Subacquei della Guardia Costiera con sede a Genova per l’ispezione dello scafo e si stanno tuttora valutando tutti gli aspetti legati alla messa in sicurezza e alle successive operazioni di rimozione dell’unità.

Fonte: RAINEWS

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