Dal 1° luglio 2026 cambiano le regole per i veicoli commerciali leggeri tra 2,5 e 3,5 tonnellate impiegati nel trasporto internazionale o nel cabotaggio. Con l’attuazione del Mobility Package I, gli LCV verranno trattati come i mezzi pesanti, entrando nel pieno regime europeo del trasporto professionale.
Chi è interessato
Le nuove disposizioni si applicano ai veicoli con massa superiore a 2,5 t e fino a 3,5 t utilizzati per attività professionali transfrontaliere. Restano esclusi soltanto il trasporto nazionale puro e i servizi non in conto terzi.
Per queste imprese non si tratta di un debutto assoluto: dal 2022 è già richiesta la licenza comunitaria e il rispetto dei requisiti di accesso alla professione.
Tachigrafo intelligente obbligatorio
Il cambiamento più evidente riguarda l’obbligo di installare il tachigrafo intelligente di seconda generazione (G2V2). Tutti gli LCV attivi su tratte internazionali dovranno esserne dotati, così da registrare tempi di guida, pause, riposi, attraversamenti di frontiera e operazioni di carico e scarico. È l’ultima fase della transizione tecnologica del Mobility Package, che completa l’allineamento con gli autocarri pesanti.
Guida e riposi: valgono le regole dei camion
Con l’obbligo del tachigrafo, gli LCV ricadranno nel Regolamento (CE) 561/2006. Significa limiti precisi alle ore di guida, riposi da rispettare e documentazione delle attività degli ultimi 28 giorni. Per molte PMI sarà una rivoluzione organizzativa.
L’ingresso degli LCV nel regime europeo include anche le norme sul distacco dei conducenti. Quando operano in cabotaggio o in alcune tratte internazionali, le imprese dovranno presentare le dichiarazioni di distacco tramite il portale IMI e applicare le condizioni di lavoro e retributive del Paese ospitante.
Ciò risponde all’esigenza di contrastare il dumping sociale e riequilibrare la concorrenza con chi utilizza mezzi pesanti rispettando obblighi più severi.
Perché questa riforma
La Commissione UE punta a tre obiettivi: più sicurezza stradale, migliori condizioni di lavoro e concorrenza equa tra chi usa camion e chi utilizza furgoni per attività internazionali.
Cosa devono fare le imprese
Chi opera con LCV all’estero dovrà programmare l’installazione dei tachigrafi, aggiornare turni e procedure, formare il personale e verificare la compliance sul distacco dei conducenti.
Il 1° luglio 2026 segna l’ingresso definitivo degli LCV nel quadro sociale europeo: chi si adegua in tempo sarà competitivo; chi arriva tardi rischia sanzioni e perdita di mercato.
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