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Lavori al ponte Lueg: disagi e stop al traffico pesante al Brennero

FAI Conftrasporto Trentino segnala criticità e rischio congestione per i trasporti pesanti

Sono entrate in vigore le nuove limitazioni al traffico pesante sull’autostrada del Brennero (A13) a causa dei lavori di ripristino del ponte Lueg, in Tirolo.
L’intervento, gestito da ASFINAG e previsto fino al 17 ottobre 2025, comporta la chiusura parziale del viadotto e un divieto di circolazione notturno per i mezzi superiori a 3,5 tonnellate. Il divieto è in vigore dal lunedì al giovedì, nella fascia oraria 21:00 – 5:00.

Divieti per i mezzi pesanti e controlli ai valichi

Per i veicoli industriali e pesanti, le limitazioni determinano la sospensione totale del traffico in entrambe le direzioni tra Kufstein e Brennero. Le autorità austriache effettueranno controlli ai varchi di Pettnau e Kufstein, deviando o respingendo verso l’Italia i mezzi diretti oltre il ponte.
Le restrizioni interessano anche autobus, camper e roulotte, mentre i veicoli sotto le 3,5 tonnellate potranno transitare su una sola corsia per senso di marcia. Attualmente non sono previste deviazioni alternative per i mezzi pesanti.

Le preoccupazioni di Conftrasporto Trentino

Secondo Andrea Pellegrini, presidente di FAI Conftrasporto Trentino, le misure “si inseriscono in un quadro già critico per la viabilità transfrontaliera”.
Pur riconoscendo la necessità degli interventi, l’associazione segnala il rischio di nuovi colli di bottiglia su una delle arterie logistiche più importanti d’Europa.

Il nodo politico e la procedura d’infrazione europea

Sul piano istituzionale resta aperta la questione della procedura d’infrazione avviata dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti italiano contro le limitazioni unilaterali imposte dal Tirolo.
L’Italia attende il pronunciamento della Corte di Giustizia europea, che dovrà chiarire la legittimità delle misure austriache. Conftrasporto sottolinea che la libera circolazione delle merci è un principio fondamentale per la competitività economica dell’Italia e dell’Unione Europea, e che servono soluzioni condivise per garantire mobilità, sostenibilità e sicurezza lungo il corridoio del Brennero.

Fonte: l’Adige.it

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