Isabelle Ryckbost, direttore dell’European Federation of Inland Ports (EFIP), il prossimo 1° agosto assumerà l’incarico di segretario generale dell’European Sea Ports Organisation (ESPO) subentrando a Patrick Verhoeven, che dopo 13 anni lascerà questa carica per ricoprire il medesimo ruolo presso l’European Community Shipowners’ Associations (ESCA).
La nomina di Isabelle Ryckbost a segretario generale dell’ESPO è stata decisa oggi dall’assemblea generale dell’associazione dei porti europei riunita a Varna. «Con molto piacere – ha dichiarato il presidente di ESPO, Santiago Garcia-Milà – accolgo Isabelle a bordo. Siamo tutti fiduciosi che farà un ottimo lavoro. Oltre alle sue qualità professionali e personale, è una vera esperta delle cose di Bruxelles e dispone già di una rete operativa nel nostro settore. Ciò garantirà una transizione molto agevole».
Isabelle Ryckbost ha infatti una consolidata esperienza nel settore dei porti e delle politiche portuali dell’Unione Europea: per oltre 15 anni ha lavorato al Parlamento europeo guidando l’ufficio dell’europarlamentare belga Dirk Sterckx, membro della commissione per i Trasporti e il turismo. Inoltre nel 2009 è diventata direttore dell’EFIP, organizzazione che opera presso gli uffici dell’ESPO a Bruxelles.
«Sono onorata – ha dichiarato Isabelle Ryckbost – di essere stata nominata nuovo segretario generale dell’ESPO. Devo dire che sostituire Patrick sarà piuttosto difficile, ma con il sostegno degli associati e con l’assistenza della valida squadra della segreteria spero di continuare l’ottimo lavoro del mio predecessore. Non vedo l’ora di rappresentare i porti marittimi europei a Bruxelles».
«I porti – ha proseguito Isabelle Ryckbost – rappresentano più di un settore d’attività e cercano di coniugare gli interessi economici con gli interessi pubblici. Essendo le principali porte dei commerci dell’Europa svolgono un ruolo essenziale per la nostra economia e per il nostro benessere. Ma allo stesso tempo i porti sono la forza trainante di molte regioni ed hanno responsabilità nei confronti delle rispettive comunità locali. Spero, ove possibile, di contribuire a lubrificare questi motori di crescita e, se necessario, di salvaguardarli. Ritengo che ogni porto in Europa abbia il suo ruolo e il suo spazio».
Fonte: INFORMARE