Riporto alcuni interessanti numeri relativi agli investimenti italiani in Polonia. Secondo l’Istituto di Statistica polacco le esportazioni italiane in Polonia nel primo semestre 2011 sono pari a 3,97 miliardi di euro con una crescita del 5,7% rispetto all’ultimo anno. L’Italia si colloca al quarto posto fra i principali fornitori, dopo Germania (16,08 miliardi), Russia (8,48 miliardi) e Cina (6,26 miliardi). Per quanto riguarda le importazioni italiane dalla Polonia risultano pari a 3,89 miliardi (+3,7% annuo).
Sul piano degli investimenti diretti il nostro paese occupa una posizione rilevante con Fiat che si colloca al primo posto, tra le aziende italiane operanti in Polonia, con un capitale investito globale di 1,2 miliardi di euro nel periodo 1993-2007 a cui si aggiungono ulteriori 300 milioni per la realizzazione di una nuova linea di produzione di motori a benzina, operativa dal giugno 2010.
Segue UniCredit, con un investimento pari a 1,1 miliardi di euro per l’acquisto della Banca Pekao SA che insieme all’integrazione della Banca BPH è diventata il maggior gruppo bancario polacco, vantando circa 5 milioni di clienti tra cui 250.000 piccole e medi imprese e 15.000 grandi aziende.
Tra le altre aziende italiane in espansione sul mercato polacco troviamo Marcegaglia (tubi saldati) che ha inaugurato nell’ottobre del 2010 un secondo stabilimento con un investimento che si aggirerà sui 250 milioni di euro a completamento dell’operazione. Indesit (elettrodomestici) ha investito in Polonia una somma complessiva di 242 milioni e intende investirne altri 38 per la realizzazione di due nuovi impianti, in aggiunta ai quattro già esistenti.
Brembo (sistemi di frenatura) ha fatto un investimento totale di oltre 100 milioni di euro, destinato ad aumentare di altri 60 milioni in connessione con l’ampliamento del polo industriale integrato di Dabrowa Gornicza. Mapei (materiali edili e collanti) e sta ultimando la costruzione di un quarto impianto di fabbricazione di malta cementizia con un investimento di 55 milioni.
Tra le altre aziende di dimensioni più contenute operanti in Polonia in fase di crescita troviamo: Pini Bresaole ha costruito un macello di suini con un investimento di 30 milioni, inaugurato nel marzo del 2010. Il Gruppo Lampre (lamiere prerivestite) sta ultimando un impianto per un investimento di un ammontare analogo al precedente, diventerà operativo nel 2012. Manuli Rubber Industries (sistemi idraulici) è al lavoro su un secondo stabilimento del valore di 25 milioni.
Sono circa 800 le PMI italiane presenti in Polonia con investimenti produttivi sia in modo autonomo, sia come sub-fornitrici di gruppi maggiori o con attività di servizi a carattere commerciale.
Inoltre troviamo diverse aziende italiane impegnate nelle privatizzazioni indette dallo Stato polacco come AugustaWestland che ha acquisito l’intera quota in mano pubblica (87,6% del capitale azionario) dell’azienda elicotteristica PZL-Swidnik nel gennaio 2010, mentre Zignano Vetro ha rilevato circa l’80% del capitale della fonderia di vetro Huta Szkla Czechy.Rilevante è la joint venture tra Ferrovie dello Stato e PKP Cargo, specializzata nel trasporto di merci su rotaia; invece con la controllata Grandi Stazioni è interessata alla riqualificazione e gestione delle stazioni di Varsavia e Cracovia.
Grazie ai contributi europei (67,3 miliardi di euro nel periodo 2007-2013 in aggiunta ai 18,3 di contributi nazionali) sono stati avviati in Polonia diversi grandi progetti infrastrutturali a cui partecipano alcune aziende italiane. Progetti volti all’ampliamento della rete autostradale, modernizzazione di quella ferroviaria ed altre opere da realizzarsi in vista degli europei di calcio EURO2012. Tra le aziende italiane coinvolte troviamo Astaldi, in consorzio con altre imprese, che si è aggiudicata quattro importanti contratti del valore complessivo di oltre 1,8 miliardi di euro incluso quello per la costruzione del tratto centrale della seconda linea della metropolitana di Varsavia.
Salcef Costruzioni Ferroviarie ha vinto la recente gara d’appalto per la modernizzazione della linea ferroviaria che collega il capoluogo della Regione di Warmia e Mazury, Olsztyn, con l’aeroporto di Szymany. Cimolai ha realizzato la copertura mobile dello stadio nazionale di Varsavia. Atlantia, attraverso la controllata Autostrade per l’Italia, ha assunto il controllo della società polacca che gestisce il tratto autostradale dell’A4 da Cracovia a Katowice. Alsthom Ferroviaria si è aggiudicata una commessa di PKP del valore di 665 milioni di euro pelr la fornitura di 20 treni ad alta velocità modello ‘Nuovo pendolino’. Il consorzio italo-polacco formato da Saipem, Techint e PBG ha vinto la gara per la costruzione di un terminal di rigassificazione sul Mar Baltico del valore di 720 milioni di euro. Infine, va segnalato un progetto nel settore residenziale che non beneficia di contributi UE, siglato nel dicembre 2010 da INSO e il Consorzio Cooperativo Costruzioni con ORCO property per la realizzazione a Varsavia del secondo lotto del grattacielo ‘Zlota 44’ progettato dall’architetto Libeskind. Sarà uno degli edifici più alti della città, in competizione con il Palazzo della Cultura e della Scienza, il famoso palazzo donato dall’allora Unione Sovietica nel 1955.
Alessandro Vanzi
Alessandro Vanzi è Presidente e CEO di Comunicazione Polska, la società editrice di Gazzetta Italia, Polonia Oggi e l’Annuario delle Aziende Italiane in Polonia. Nato nel 1982 a Torino, risiede a Varsavia dal 2007, studi in scienze politiche presso l’università di Torino, da sempre si occupa di comunicazione e marketing.
Fonte: GAZZETTA ITALIA