Il rapporto tra psicologia del conducente e infrastruttura stradale è complesso e integrato: la Psicologia e la sperimentazione aiutano a comprenderlo.
In precedenti pubblicazioni si è evidenziato come la sicurezza della circolazione dipenda dal rapporto integrato e complesso della psicologia del conducente del veicolo, del traffico, del veicolo stesso, dell’ambiente, dell’infrastruttura stradale.
La psicologia del conducente influenza il comportamento di guida. Essa è condizionata dalla cultura psicologica di base o di formazione, dall’identità dell’individuo e dalle situazioni specifiche.
La cultura psicologica di base è trasmessa attraverso la formazione famigliare e scolastica, la società in cui si vive e i canali multimediali. L’identità dell’individuo è espressa dalla sua personalità, eventualmente condizionata dall’età, e da particolari stati d’animo temporanei e transitori quali gli interessi del momento, le aspirazioni, la percezione della vita e del pericolo, le paure, il rapporto con i propri limiti e la necessità di scoprirli, il bisogno di mettersi alla prova. Le situazioni specifiche sono quelle apprese sulla strada quali le caratteristiche geometriche, la segnaletica stradale, i cartelli pubblicitari, gli esiti di incidenti, le condizioni al contorno, la situazione meteorologica, l’ambiente.
Il traffico fa convivere sulla strada persone che hanno caratteristiche psicologiche e finalità diverse. Si può creare quindi una situazione di squilibrio nella quale il comportamento di guida può diventare irrazionale.
La complessità delle interazioni che avvengono nel traffico travisa i comportamenti specifici dei vari attori. Per avere una circolazione sicura nel rispetto del traffico occorre che ogni conducente partecipi alla circolazione considerando i comportamenti degli altri e sia disponibile al rispetto delle comuni necessità di sicurezza senza imporre il proprio comportamento.
Il veicolo non deve essere solo un mezzo meccanico efficiente e dotato di automatismi, ma anche trasmettere al conducente la percezione del rischio e le condizioni di sicurezza di guida. La tecnologia odierna dota i veicoli di sistemi di guida assistita sempre più avanzati che tendono a sollevare il conducente dalle sue responsabilità, diminuendone però l’attenzione necessaria alla guida. Riguardo l’ambiente circostante, la successione degli elementi costituenti la strada condiziona la psicologia del conducente del veicolo, i cui meccanismi di percezione, riconoscimento e decisione determinano il livello di esposizione al rischio di incidente. Le caratteristiche fisiche della strada, l’azione del traffico e degli agenti atmosferici, le condizioni circostanti come le pertinenze stradali e il territorio concorrono a variare il livello di rischio in relazione tra l’altro alle velocità praticate, diretta conseguenza dei condizionamenti psicologici del conducente del veicolo prodotti dallo stesso ambiente stradale.
L’infrastruttura stradale, con le sue caratteristiche geometriche, ha un’importanza fondamentale nel condizionamento psicologico del conducente, rapporto non sufficientemente approfondito dalla Psicologia, essenzialmente focalizzata sul comportamento dell’utente derivante da condizionamenti intrinseci e capacità attitudinali alla guida. Il traffico e l’ambiente di una strada possono essere modificati solo in parte. Il traffico può essere controllato variando la sezione trasversale o realizzando tracciati alternativi; sull’ambiente si può incidere solo attraverso le condizioni di contorno costituite essenzialmente dalle pertinenze stradali.
L’elemento che invece necessita di una profonda indagine e revisione progettuale è l’infrastruttura stradale con le sue caratteristiche geometriche. La strada deve assolvere a funzioni condizionanti nei confronti del conducente del veicolo al fine di ridurre il rischio. Il rapporto fra Psicologia viaria e infrastruttura stradale deve quindi essere analizzato, studiato e approfondito per una circolazione stradale più sicura.
Fonte: STRADE & AUTOSTRADE ON LINE
