Confetra Nord-Est ha illustrato le problematiche del settore
Le inefficienze burocratico amministrative e le carenze infrastrutturali penalizzano le imprese logistiche del nord est. L’associazione di riferimento delle imprese di trasporto, di spedizione e della logistica lanciano un appello al mondo produttivo: lottiamo assieme per un cambiamento.
Confetra Nord Est ha incontrato ieri mattina, in occasione della periodica riunione del Consiglio Direttivo, il senatore del Partito Democratico Marco Stradiotto al quale ha illustrato le criticità burocratiche ed amministrative che mettono in difficoltà un settore già penalizzato dalla crisi e si ripercuotono inevitabilmente sulla competitività del sistema economico del nord est.
‘Non è più possibile tacere di fronte alla situazione che viviamo ogni giorno sottolinea il presidente di Confetra Nord Est Giulio Bresaola- la lentezza burocratica limita la nostra competitività e di conseguenza quelle delle imprese che affidano a noi le loro merci soprattutto per le operazioni di import-export. Ogni giorno subiamo incomprensibili lentezze degli sdoganamenti, controlli doganali, sanitari e veterinari previsti per legge che rallentano in modo inaccettabile il flusso delle merci. Intendiamoci noi capiamo che tutta una serie di controlli e verifiche è necessaria, non accettiamo però che tutto questo sia causa di ritardi ed extracosti. Anche perchè nel resto dei porti europei i tempi di transito delle merci sono molto, ma molto più rapidi.
Il risultato è che le merci provenienti dal Far East destinate al nord Italia passano attraverso i porti del Nord Europa, Anversa, Rotterdam, pur a fronte di 4 giorni di navigazione in più rispetto ad un porto italiano. Eppure le merci che passano di là giungono prima, spesso a costi minori e con la certezza del transit time rispetto a quelle che scelgono gli scali nazionali. E’ ora di dire basta. Abbiamo aspettato troppo tempo, quasi sette anni, lo sportello unico doganale, che doveva essere attivato entro il 27 luglio dello scorso anno, ma del quale non vediamo ancora traccia.
L’assessore regionale alla mobilità Renato Chisso, recentemente si è detto disponibile a spingere perchè il Porto di Venezia sia il primo a sperimentarlo, speriamo di riuscire in questa impresa. Oggi abbiamo illustrato questa situazione e le possibili soluzioni anche al senatore Marco Stradiotto, perchè contribuisca a far capire anche nelle sedi istituzionali romane i nostri problemi.’ Leggi tutta la notizia
