Aziende Registrate
14218
6399

Industrie e commercio

7819

Spedizioni trasporti logistica e servizi

Blitz nella logistica bolognese, bancarotta dopo debito milionario

Blitz nella logistica bolognese, bancarotta dopo debito milionario

Ai domiciliari un imprenditore originario della Calabria, titolare di due imprese di spedizioni operanti nel capoluogo emiliano.

Un imprenditore di 63 anni, originario del crotonese, è stato arrestato ed è ai domiciliari, al termine di una operazione della Guardia di Finanza, che su richiesta della procura calabrese ha portato anche al sequestro di due società di consegne, operative nel bolognese ma con la ‘testa’ in Calabria. Le accuse sono di bancarotta. Anche altri tre soggetti coinvolti sono stati denunciati per le medesime ipotesi di reato a vario titolo, all’autorità giudiziaria inquirente. Le indagini sono ancora aperte.

Gli inquirenti ritengono, secondo quanto riportato, la sussistenza di “gravi indizi in ordine al reato di bancarotta distrattiva e documentale” relativa al fallimento di una società di auto trasporti dallo stesso amministrata, avvenuto a causa di un debito di oltre un milione e settecento mila euro generato da una “sistematica e pluriennale evasione fiscale e contributiva”.

All’operazione hanno partecipato anche i finanzieri di Bologna, con il sequestro di due società di autotrasporti. Come detto le due società avevano sede legale nella provincia di Crotone, ma erano operanti nel territorio del capoluogo emiliano e sono ritenute da chi indaga lo strumento attraverso il quale il citato imprenditore ha proseguito indisturbato l’attività poi contestata.

Bancarotta dopo debito milionario: le accuse

Le indagini delle Fiamme Gialle hanno contestato all’imprenditore diversi fatti, primi tra tutti quelli relativi alla fase immediatamente antecedente al fallimento e al fine -secondo l’accusa- di eludere gli effetti della procedura concorsuale.

Il 63enne avrebbe avuto un ruolo nel trasferimento, anche mediante contratti di vendita simulati, dei beni aziendali, tra cui 9 autocarri e dei dipendenti in una nuova società, creata ad hoc e intestata a un suo familiare. Non solo, all’uomo è addebitata anche l’appropriazione, attraverso l’utilizzo strumentale di un conto corrente intestato a un avvocato di Bologna compiacente, di un credito commerciale di circa duecento mila euro. Infine all’imprenditore è contestato anche l’occultamento della documentazione contabile della società fallita. Leggi tutta la notizia

Fonte: BOLOGNA TODAY

Esporta articolo
Condividi su Linkedin
Condividi su Facebook
Condividi su X

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Contenuto riservato a gli utenti registrati

Ci dispiace, ma il contenuto che stai cercando di esportare è disponibile solo per le aziende registrate.

👉 Se sei già registrato, accedi al tuo profilo e scarica il documento.

👉 Se non sei ancora registrato, crea un account e completa il tuo profilo ed utilizza tutti i servizi gratuiti riservati alle aziende registrate.

Contattaci per informazioni.