Il 2015 segnerà un nuovo record di risultati (operativi e finanziari) per il Gruppo Grimaldi di Napoli. E nel 2016 partirà un servizio per le auto nuove di FCA fra il Mediterraneo e gli Stati Uniti.
L’amministratore delegato Emanuele Grimaldi parla non a caso di “anno migliore della nostra storia”, se negli ultimi due mesi dell’anno non accadranno vicende particolari nelle attività dove opera operano le aziende del gruppo. I risultati di bilancio sono da incorniciare, visti i tempi che corrono nello shipping nazionale: il gruppo ha chiuso il 2014 con circa 2,6 miliardi di euro di fatturato e un risultato netto positivo per quasi 245 milioni, mentre per i primi sei mesi del 2015 Grimaldi Group evidenzia poi un incremento dell’utile consolidato di circa il 63% rispetto allo stesso periodo del 2014 (da 100 a 163 milioni di euro).
Attualmente, il gruppo opera una flotta di 120 navi (fra unità di proprietà e a noleggio) ma nelle prossime settimane la controllata ACL si prepara a prendere in consegna la prima di cinque nuove con-ro costruite dal cantiere cinese Hudong Zhonghua (investimento totale da oltre 400 milioni di dollari) che andranno in meno di dodici mesi a rimpiazzare completamente altrettante navi che saranno dismesse dopo 30 anni di onorato servizio fra il Nord America e il Nord Europa.
Oltre a queste, rimane da ritirare l’ultima nuova costruzione (su un totale di sei) in consegna dal cantiere Hyundai Mipo per le linee di Grimaldi Lines fra il Nord Europa, il Mediterraneo e il West Africa. Nei mesi scorsi è partita una nuova tornata di investimenti in navi porta auto per il trasporto dei veicoli nuovi della Fiat fra Italia e Stati Uniti. Si parla in questo caso di otto unità che saranno consegnate dal 2017 per un investimento totale di 465 milioni di dollari e opzioni per altre 8 nuove costruzioni.
“Dal prossimo anno partirà un nuovo trade importante per le auto nuove di Fiat Chrysler da Albania, Turchia e Italia verso gli Stati Uniti, rivela infatti Grimaldi, sottolineando che alla compagnia di navigazione serviranno spazi maggiori in Spagna per parcheggiare le auto. “Nel porto di Valencia o in quello di Sagunto”. Dopo le autostrade del mare nel Mediterraneo e in Nord Europa, il trasporto di auto e le linee transatlantiche, la prossima frontiera di Grimaldi potrebbe però essere Cuba.
Grimaldi spiega infatti che “negli ultimi mesi molte società si sono fatte vanto di aver ottenuto il permesso a operare linee con Cuba ma anche noi siamo fra queste, per ottenere questo via libera ci vuole poco. Basta compilare delle carte e pagare quello che c’è da pagare. Altra cosa è investire sull’isola e mettere in piedi una linea da Miami; noi da alcuni anni stiamo lavorando a un progetto più ampio che prevede anche la realizzazione di un terminal portuale”. Il premier Renzi lo aveva invitato a prendere parte alla missione cubana dei giorni scorsi, ma l’armatore partenopeo ha dovuto declinare l’invito per gli impegni legati all’assemblea di Confitarma, a un consiglio del Rina e alla Euromed convention del gruppo a Barcellona.
Grimaldi Group, però, non opera solo navi ma gestisce anche strutture portuali nel mondo. A questo proposito sono stati programmati per quest’anno i seguenti investimenti (già realizzati o in cantiere a breve): 20 milioni per rilevare un altro 20% della società Automar che si occupa di logistica automotive in Sud Italia, oltre 40 milioni per lavori di tombamento e per l’acquisto di due gru di banchina post-Panamax per il porto di Anversa e altri 20 milioni nel porto di Valencia per realizzare un autoparcheggio da 11mila auto. A ciò vanno aggiunti i soldi investiti per salire al 90% delle controllate Finnlines e Minoan Lines, l’acquisto di 15mila e 12mila container in Cina, rispettivamente per le linee Grimaldi Lines e ACL, più altre 50 piattaforme di carico Mafi con portata pari a 160 tonnellate. Leggi tutta la notizia
Fonte: TE -TRASPORTO EUROPA