Aziende Registrate
14162
6381

Industrie e commercio

7781

Spedizioni trasporti logistica e servizi

Geolocalizzazione RENTRI obbligo dal 2026 e sfida privacy per le imprese Transportonline

Geolocalizzazione RENTRI: obbligo dal 2026 e sfida privacy per le imprese

Le aziende della categoria 5 dell’Albo Gestori dovranno dotarsi di sistemi GPS: obblighi, DPIA e tutele per i lavoratori

Il conto alla rovescia è iniziato: entro il 31 dicembre 2025 le imprese della categoria 5 dell’Albo Gestori Ambientali dovranno dichiarare sul portale AGEST di aver installato sistemi di geolocalizzazione RENTRI sui veicoli che trasportano rifiuti speciali pericolosi. Dal 1° gennaio 2026, come previsto dall’art. 16 del D.M. 59/2023, il tracciamento GPS diventerà obbligatorio per garantire trasparenza e monitoraggio nel Registro Elettronico Nazionale per la Tracciabilità dei Rifiuti.

Perché la geolocalizzazione è un trattamento ad alto rischio

Il sistema consente di registrare in tempo reale percorso, posizione, targa e telaio del veicolo. Se alla guida c’è un dipendente, questi dati diventano dati personali ai sensi del GDPR. Il Garante considera la geolocalizzazione continua un trattamento ad alto rischio, imponendo la redazione della DPIA – Valutazione d’Impatto prima dell’attivazione del servizio.

La DPIA è obbligatoria

La DPIA non è mera burocrazia: serve ad analizzare obiettivi del trattamento RENTRI, basi giuridiche, tempi di conservazione, misure di sicurezza, ruoli, informative ai lavoratori e rispetto dello Statuto dei Lavoratori. È il primo documento che dimostra la liceità e proporzionalità del trattamento.

Controllo a distanza: necessario accordo sindacale o autorizzazione INL

Se l’azienda non dispone già di un accordo sindacale o autorizzazione dell’Ispettorato del Lavoro, deve ottenerla prima di attivare i dispositivi GPS. Le strade sono due:

  • Accordo sindacale aziendale o territoriale;

  • Autorizzazione INL tramite istanza telematica.
    Senza questo passaggio, l’uso dei sistemi di geolocalizzazione è illecito.

Le indicazioni del Garante Privacy

Nel parere sul D.M. 59/2023, il Garante ha richiesto un richiamo esplicito al GDPR, ricordando che l’installazione dei dispositivi non basta: serve conformità completa alla normativa privacy. Sanzioni recenti hanno colpito aziende per conservazione eccessiva dei dati, mancata informativa e utilizzo improprio dei GPS a fini disciplinari.

Come mettersi in regola

Per essere compliant, le imprese devono:

  • redigere la DPIA;

  • aggiornare informative e registro trattamenti;

  • coinvolgere sindacati o INL;

  • definire tempi di conservazione dei dati;

  • implementare misure tecniche e organizzative;

  • documentare ogni attività in ottica accountability.

Conclusioni

L’obbligo di geolocalizzazione RENTRI è molto più di un adeguamento tecnologico: riguarda sicurezza, trasparenza e tutela dei diritti dei lavoratori. Prepararsi per tempo significa evitare sanzioni, ma anche trasformare un obbligo normativo in un vantaggio competitivo per le imprese.

Fonte: Assotir

Esporta articolo
Condividi su Linkedin
Condividi su Facebook
Condividi su X

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

DB Group_TRANSPORTONLINE

Contenuto riservato a gli utenti registrati

Ci dispiace, ma il contenuto che stai cercando di esportare è disponibile solo per le aziende registrate.

👉 Se sei già registrato, accedi al tuo profilo e scarica il documento.

👉 Se non sei ancora registrato, crea un account e completa il tuo profilo ed utilizza tutti i servizi gratuiti riservati alle aziende registrate.

Contattaci per informazioni.