La Mongolia sceglie Genova come porto di riferimento in Europa. E’ stato siglato mercoledì a Milano tenutosi al Palazzo della Borsa, alla presenza dal Presidente della Mongolia Tsakhia Elbegdorj, un accordo quinquennale di cooperazione tra l’amministrazione marittima della Mongolia e l’Autorità portuale di Genova su temi quali il trasporto marittimo, le operazioni portuali e la logistica. Tra le finalità dell’accordo sottoscritto dal presidente Luigi Merlo (nella foto) e dal direttore generale dell’Amministrazione Marittima della Mongolia J.Jambajamts, pianificare e gestire insieme politiche generali nel campo del trasporto marittimo e della logistica, avviare programmi di ricerca congiunti, promuovere l’ utilizzo congiunto e lo sviluppo di strutture quali porti, ferrovie, terminali logistici che intrattengano relazioni commerciali con il porto di Genova, da parte di imprese italiane e della Mongolia; contribuire allo sviluppo delle risorse umane nello shipping, nel trasporto, nel commercio e nella logistica.
La Mongolia attraversa oggi una fase di grande crescita dell’economia con un Pil che negli ultimi otto mesi è cresciuto del 20%. Con l’accordo siglato oggi,alla presenza di molti operatori industriali del made in Italy, Genova diventerà porta d’accesso privilegiata per le merci provenienti dalla Mongolia e in particolar modo per prodotti agricoli, lane e cashmere e soprattutto semilavorati metallici, leghe e ‘terre rare’, che sono la vera ricchezza del Paese. L’accordo consiste in impegni che verranno assunti dai due contraenti. L’Amministrazione marittima della Mongolia promuoverà i porti di Tianjin (Cina) e Genova (Italia) come punti privilegiati di accesso all’ Unione europea per il traffico marittimo originato dalla e per la Mongolia, beneficiando dei numerosi collegamenti di linea che già esistono tra i due scali. Inoltre la parte mongola promuoverà presso gli importatori ed esportatori del paese l’ uso della polizza di carico Genova e il retroporto di Rivalta Scrivia come previsto dall’intesa sulla piattaforma di Tianjin (Cina).
L’ Autorità portuale dal canto suo garantirà il coordinamento istituzionale per fare si che la merce mongola in export verso l’Ue rientri nelle procedure doganali semplificate in conformità con le leggi Ue, le leggi italiane ed i regolamenti doganali attualmente esistenti. L’Autorità esaminerà inoltre con gli operatori terminalistici la possibilità di implementazione di sistemi di identificazione del carico ‘in tempo reale’ e di sua tracciabilità per facilitarne un rapido inoltro della merce a destinazione anche con treni navetta dedicati. Sul fronte della formazione l’Authority farà da trait d’union con i soggetti che si occupano di formazione nei settori marittimo e logistico di Genova per garantire un’adeguata offerta formativa rivolta alle risorse umane del Paese.
Fonte: SHIPPING ON LINE – IL SECOLO XIX
