Fra poche ore il TAR del Veneto si pronuncerà sul ricorso presentato alla Presidenza della Repubblica dalla SEA SpA, che gestisce gli scali aeroportuali di Milano, contro la fusione per il 35% di SAVE SpA (aeroporti Venezia e Treviso) con la Catullo Spa (aeroporto Verona). La fusione è parte integrante degli accordi di gestione dell’infrastruttura aeroportuale di Brescia-Montichiari.
La concessione, ottenuta senza gara di evidenza pubblica, fu annullata per questo motivo dal TAR di Brescia nel febbraio 2014 ed è in attesa del pronunciamento del Consiglio di Stato.
“Montichiari è un’infrastruttura strategica di intercettazione del consistente traffico di cargo aereo che per imbarcarsi si dirige su gomma (cosiddetto aviocamionato) verso gli aeroporti tedeschi, con perdita economica e occupazionale per il nostro paese. Gli operatori della logistica di questo comparto per sviluppare le proprie attività hanno necessità di trasparenza e di chiara volontà, da parte della società di gestione dell’infrastruttura, di sostenere e sviluppare il traffico aviocargo” sottolinea il Presidente di Assologistica, Carlo Mearelli
“L’opacità con cui sono stati condotti gli accordi tra società di gestione aeroportuale attraverso l’acquisizione di quote azionarie e lettere private di intenti tra i gestori degli aeroporti di Verona, Bergamo e Malpensa, non sono compatibili con le regole di trasparenza necessarie alla logistica ed al libero mercato”.
Assologistica attende con molta attenzione le indicazioni che verranno dal TAR Veneto.
“Osserviamo puntuali l’esito della vicenda” conclude Carlo Mearelli.
Fonte: ASSOLOGISTICA
