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Tnt regolarizza 200 facchini, ma chiude Piacenza

Tnt regolarizza 200 facchini, ma chiude Piacenza

Un cambio di rotta, nel mondo della logistica e dei trasporti.

Duecento facchini che lavorano in appalto nel magazzino di via Cristoforo Colombo, a Bologna, dal 1° giugno verranno assunti direttamente dal committente, FedEx-Tnt. È il risultato di un accordo tra i sindacati e la multinazionale, che sta procedendo a una riorganizzazione in tutta Italia che comprende sia chiusure (come avvenuto a Piacenza) che assunzioni dirette di circa 800 lavoratori degli appalti, come già avvenuto a Padova e come avverrà, dopo Bologna, anche ad Ancona, Bari, Fiano Romano, Firenze e Napoli.

Un cambio nel settore

Un cambio di rotta, nel mondo della logistica e dei trasporti, spesso al centro delle attenzioni per le proteste dovute ai problemi degli appalti nei magazzini. In queste strutture lavorano infatti nella maggior parte dei casi dipendenti di ditte esterne che ricevono l’incarico dalle aziende committenti, spesso in condizioni peggiorative rispetto ai colleghi assunti direttamente. In questo caso FedEx-Tnt decide di ribaltare il modello re-internalizzando le attività, per semplificare la catena organizzativa, dare maggior sicurezza ai lavoratori e migliorare anche la qualità del lavoro.

I sindacati esultano

Le sigle dei trasporti di Cgil, Cisl e Uil sottolineano che il passaggio dei 204 lavoratori, attualmente dipendenti della società “Personal at work srl”, avverrà alle stesse condizioni attuali, con la stessa anzianità di servizio e con tutti i riconoscimenti ottenuti in questi anni, mentre i lavoratori a termine avranno la precedenza sulle future assunzioni. «Esprimiamo soddisfazione per il risultato che garantisce l’occupazione dei lavoratori fino ad oggi impiegati in appalto – spiegano i sindacati – e ci impegneremo affinché l’internalizzazione diventi un modello di organizzazione aziendale anche per le altre imprese che operano nel settore». «Questo cambiamento, che avviene in un periodo di grande incertezza economica in Italia, riflette la fiducia di FedEx nel mercato italiano ma anche la sua ambizione di fornire un servizio affidabile, competitivo e agile, in grado di rispondere rapidamente alle richieste e ai trend del mercato», spiega invece l’azienda.

La vertenza di Piacenza

L’operazione arriva in un momento comunque turbolento per FedEx-Tnt, a causa della chiusura già avvenuta del magazzino di Piacenza, con circa 250 posti di lavoro in ballo. Prefettura, Provincia e Regione hanno chiesto l’apertura di un tavolo al ministero dello Sviluppo economico e a quello del Lavoro. Ma la vertenza ha provocato anche duri scontri fra sindacati, con il Si Cobas che lunedì ha manifestato sotto la sede della Cgil di Piacenza provocando la reazione della Cgil e di buona parte del mondo politico.

L’azienda conferma la chiusura

L’azienda però ieri ha confermato la scelta, pur assicurando la volontà di confrontarsi con istituzioni e sigle sindacali. Leggi tutta la notizia

Fonte: LA REPUBBLICA – BOLOGNA

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