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Porto di Trieste: Antonio Gurrieri rassegna le dimissioni

L’ex Commissario dell’Autorità Portuale del Mare Adriatico Orientale lascia l’incarico e rinuncia alla candidatura per tutelare il Porto di Trieste.

TRIESTE – Con una comunicazione formale indirizzata al Ministro Matteo Salvini e al Presidente della Regione Massimiliano Fedriga, Antonio Gurrieri ha ufficialmente rassegnato le dimissioni dal ruolo di Commissario Straordinario dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Orientale.

Gurrieri ha dichiarato di voler rinunciare anche alla candidatura alla Presidenza dell’Ente, sottolineando che si tratta di una decisione presa in totale autonomia, con l’obiettivo di proteggere la credibilità dell’Istituzione.

Una scelta dettata dal senso di responsabilità

«Ho scelto di rassegnare le dimissioni per senso di responsabilità e per tutelare l’Autorità Portuale», ha affermato Gurrieri, aggiungendo: «La mia è una carriera trentennale nel porto di Trieste, sempre ispirata al rigore istituzionale».

Gurrieri ha voluto chiarire che non risulta indagato né per le sue attività professionali nel Porto di Trieste né per il suo incarico in Alpe Adria, spiegando che le vicende oggetto di attenzione mediatica sono di natura strettamente privata.

Il Porto di Trieste al centro delle sfide strategiche

Nel suo messaggio, Gurrieri ha evidenziato come le dimissioni siano un gesto per riportare l’attenzione sulle vere priorità: lo sviluppo del sistema portuale, le sfide logistiche e infrastrutturali che attendono Trieste e Monfalcone, e il rilancio strategico del Mare Adriatico Orientale.

«Il mio passo indietro è volto a garantire un clima disteso, indispensabile per il futuro dello scalo triestino e della sua comunità», ha ribadito.

Ringraziamenti e prospettive per il futuro del porto

Gurrieri ha ringraziato la comunità portuale, i sindacati, i dipendenti e le Istituzioni per il supporto ricevuto, confermando la sua fiducia nel potenziale strategico del porto: «Il Porto di Trieste continuerà ad affermarsi come nodo logistico internazionale fondamentale per l’Italia».

Il suo addio rappresenta un momento delicato per l’Ente, ma anche un’opportunità per rafforzare la fiducia e l’attenzione sullo sviluppo sostenibile e competitivo del sistema portuale.

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