Il tema al centro del forum internazionale a Fieramilano.
La potenziale crescita aggiuntiva che puo’ derivare al Paese dalla logistica e’ pari a un mezzo punto di Pil all’anno. E’ questo il dato illustrato dal sottosegretario ai Trasporti, Bartolomeo Giachino, intervenuto a Fieramilano al Forum Internazionale della Logistica e dell’ Autotrasporto.
”L’impegno sulla logistica – ha sottolineato Giachino – e’ fondamentale: dobbiamo recuperare il tempo perduto”. A evidenziare alcuni dei limiti che frenano il settore e’ uno studio commissionato da Fiera Milano e presentato oggi: i problemi, emerge, vanno dallo squilibrio tra trasporti su gomma e su rotaia al basso livello di informatizzazione delle infrastrutture e delle procedure doganali.
Una scarsa efficienza che si traduce, sottolinea Fabio Dadati, amministratore unico di Fiera Milano Tl.Ti. Expo, in ”una tassa annua di 40 miliardi di maggiori costi”. ”Non basta dire che l’Italia e’ la piattaforma logistica del Mediterraneo – afferma Lorenzo Forcieri, presidente di Ligurian Ports -: puo’ diventarlo ma deve accrescere la propria competitivita”’. A partire, sottolinea, ”da quelle misure che possono essere prese a costo zero, come la semplificazione amministrativa e la sburocratizzazione”.
Altri, come l’ad delle Ferrovie dello Stato Mauro Moretti, stigmatizzano il numero, a loro dire eccessivo, di porti nel Paese. Secondo Moretti bisognerebbe ”puntare al massimo su dieci scali sui quali investire”.
Un’idea cui si oppone il segretario generale di Assoporti, Paolo Ferrandino: ”Il sistema portuale – afferma – e’ una risorsa in termini di produzione di ricchezza, che ha tenuto nonostante la crisi. La quantita’ di merci che movimentano i nostri scali, se concentrata su soli dieci porti, li renderebbe estremamente invasivi per il territorio. Non possiamo buttare a mare quella ricchezza che e’ l’infrastruttura portuale del Paese”.
Fonte: ANSA
