Senza questa estensione – ha sottoineato Gasparoni – il sistema produttivo marchigiano e dell’Italia centrale sarebbe gravemente penalizzato.
Nell’ambito della direttiva europea per lo sviluppo del trasporto ferroviario delle merci, che prevede nove Corridoi sui quali l’UE punta per rendere competitivo il trasporto delle merci, il Corridoio Adriatico-Baltico ha oggi come terminali finali meridionali Bologna ed il porto di Ravenna, mentre deve essere prolungato almeno fino ad Ancona. Lo ha sottolineato Confartigianato Trasporti Marche ricordando che tale richiesta è espressa con forte determinazione anche da Regione Marche. Interporto Marche, Autorità Portuale di Ancona, parlamentari, istituzioni locali e associazioni.
‘Questa richiesta – ha ribadito il segretario di Confartigianato Trasporti Marche, Gilberto Gasparoni – è stata avanzata da molto tempo, ma a tutt’oggi risulta inevasa e forte è il rischio che Ancona rimanga esclusa con penalizzazioni ‘mostruose’ sia per il sistema produttivo marchigiano e dell’Italia centrale che per le infrastrutture presenti che rischiano di essere fortemente penalizzate?.
Intervenendo al recente forum dal titolo ‘Il prolungamento del Corridoio Baltico-Adriatico nell’ambito della strategia Macroregionale’, organizzato dalla rivista Adriaeco, Gasparoni ha evidenziato l’importanza che Ancona e la piattaforma logistica delle Marche possa rientrare in questo corridoio promuovendo anche le infrastrutture marchigiane, sia in termini di opportunità commerciali verso il Baltico sia in materia di logistica e sviluppo degli assi di collegamento viario e ferroviario. ‘Non sarebbe comprensibile – ha specificato – che il corridoio venisse deviato da Ravenna verso il Tirreno per lasciare l’Adriatico centrale e del sud senza infrastrutture ferroviarie dedicate alle merci. Sarebbe veramente un taglio allo sviluppo dell’imprenditoria di queste regioni. Sarebbe inoltre una mortificazione per il porto di Ancona e la piattaforma logistica delle Marche che svolgono una funzione essenziale per i collegamenti tra i Paesi mediterranei con l’Europa centrale?.
‘Confartigianato – ha proseguito Gasparoni – condivide l’esigenza di attivarsi in modo coordinato e sinergico lasciando da parte campanilismi politici e localismi attivando una regia comune che possa raccogliere le istanze e rappresentarle nelle sedi opportune onde presentarsi all’appuntamento di metà giugno nel quale il Parlamento europeo sarà chiamato ad approvare il progetto di corridoio?.
‘Una battaglia – ha rilevato il segretario di Confartigianato Trasporti Marche – già molto forte tanto che c’è stato un pronunciamento all’unanimità di tutte le Regioni d’Europa che riconosce la macroregione adriatico-ionica che permetterà di portare l’asse gravitazionale dell’Europa verso il Mediterraneo. Anche per queste ragioni è stato interessato il ministro Passera che recentemente ha confermato l’impegno del governo per il prolungamento del corridoio Baltico-Adriatico fino ad Ancona, ed ha assicurato che sono stati fatti i relativi passi formali?.
‘Secondo Confartigianato – ha concluso Gasparoni – è necessaria una forte azione perché non è possibile perdere il treno del Parlamento europeo che sarà chiamato a finanziare i progetti che saranno realizzati entro il 2030, perdere questa opportunità significa ritentare la carta del corridoio per 2050, ma ciò equivarrebbe a non parlarne più?.
Fonte: INFORMARE