Il testo adottato esclude i porti marittimi e i porti interni dall’ambito di applicazione del provvedimento
Oggi la Commissione per il Mercato interno e la protezione dei consumatori (IMCO) del Parlamento europeo ha adottato la propria relazione sulla proposta di direttiva sull’aggiudicazione dei contratti di concessione, con una formulazione che esclude i porti marittimi e i porti interni dall’ambito di applicazione della direttiva. Lo ha reso noto l’European Sea Ports Organisation (ESPO) precisando che il testo che ha avuto il via libera della Commissione fissa una condizione importante, e cioè che le Autorità Portuali stabiliscano solamente le condizioni generali per l’utilizzo delle aree portuali, senza diventare destinatari di opere o servizi forniti dalle imprese terminaliste.
ESPO ha evidenziato che la formulazione del testo adottato dalla Commissione parlamentare è analoga alla posizione del Consiglio europeo, che ha raggiunto un accordo politico sulla direttiva lo scorso mese, con la fondamentale differenza che il Parlamento ha modificato il termine originale di “acquisizione” di opere o servizi in “destinatari” di opere o servizi: «ciò – ha rilevato il segretario generale di ESPO, Patrick Verhoeven – potrebbe introdurre una certa ambiguità. Talvolta – ha spiegato – accade che, quando un contratto giunge alla sua scadenza, l’Autorità Portuale diventi destinataria di opere realizzate da un operatore terminalista. Anche se l’Autorità Portuale non è il destinatario intenzionale, di fatto diventa proprietaria di qualsiasi opera lasciata dal terminalista. “Acquisizione” – ha rilevato – è un’indicazione più chiara in una procedura intenzionale».
Fonte: INFORMARE