Il consorzio delle imprese (Gupc)che ha vinto la commessa per il nuovoCanale di Panama guidato da Sacyr, con Salini Impregilo al 38%, ha trovato un accordo con l’Autorità del canale (Acp) su un protocollo di negoziazione «come primo passo verso un accordo globale per il completamento del progetto».
Il protocollo d’intesa per proseguire la trattativa, che è valido almeno fino al primo febbraio prossimo, individua un percorso per una soluzione «completa», compresa una proposta di cofinanziamento che comprende Acp, consorzio e l’assicuratore Zurich. Il consorzio delle imprese, che non ha mai interrotto i lavori come minacciato in caso non si trovasse almeno questo pre-accordo sugli extra costi da 1,6 milioni di dollari, ricorda che al momento è stato completato circa il 70% del progetto.
«Il messaggio dell’incontro di oggi è che l’Europa parla con voce sola» sul caso del Canale di Panama, mentre «deve continuare questo spirito di negoziazione costruttivo che si è creato recentemente» con l’intesa sul proseguimento dei negoziati. Così ha parlato il vicepresidente della Commissione Ue Antonio Tajani dopo l’incontro con la Bei, le imprese del consorzio e gli stati membri coinvolti, dicendosi «disposto a entrare in contatto con il Governo di Panama».
«Se alla Bei verrà richiesto parteciperà a una costruzione finanziaria» per un «prestito ponte» che permetta al consorzio di imprese di finire i lavori di ampliamento del Canale di Panama. Lo ha affermato ilsottosegretario agli Esteri Mario Giro dopo l’incontro a Bruxelles con gli altri attori coinvolti. Ci potrebbero però essere anche «altri soggetti» a partecipare all’intervento come «per esempio» Zurich. Il vero nodo da sciogliere, però, ha sottolineato, «non è chi finanzia ma chi chiede il prestito ponte».
Fonte: THE MEDI TELEGRAPH
