C’è un’importante azienda di autotrasporto con sede in un comune in provincia di Napoli, per la quale io ho lavorato prima di licenziarmi per i troppi abusi da parte del datore di lavoro Inizia così la lettera denuncia che un autotrasportatore ha inviato alla redazione di Stradafacendo contribuendo a squarciare il velo sulle troppe illegalità che ancora avvengono nel mondo dell’autotrasporto. Ilegalità che l’autotrasportatore elenca, riassumendo fatti che, con ogni probabilità, avvengono quotidianamente in centinaia di imprese di autotrasporto ma che nessuno, o quasi, osa raccontare, contribuendo a mantenere ben solido un muro di omertà che serve solo a favorire i farabutti a danno degli onesti.Fatti che l’autotrasportatore elenca nella sua e mail. “Per esempio quando vai a parlare per lavorare, la prima cosa che ti dice il datore di lavoro è: qui si cammina, non si rispetta niente, ma i verbali li pagate voi se vi conviene, sennò li c’è il cancello. E nel dire questo apre il cassetto della scrivania, ti fa vedere che lui ha cataste di fotocopie di patenti di persone che vogliono venire a lavorare e tutto questo per 240 euro a viaggio. E se il viaggio dura anche 4 o 5 giorni, i soldi sono sempre gli stessi. Per non parlare dei danni che ti fa pagare se malauguratamente rompi qualcosa vicino al camion, oppure se fai un incidente e hai torto. In quel caso si trattiene 500 euro dallo stipendio, sempre che cosi si possa chiamare. Per non parlare del fatto che ti fa camminare in Adr senza che tu abbia la patente o tantomeno il camion sia adibito per Adr. E se ti ribelli o non vuoi farlo, ti mette in punizione come i bambini dell’asilo: non ti fa viaggiare, ti mette parcheggiato e tu in un mese ne dovresti fare 8 di viaggi per portare a casa uno stipendio dignitoso”. Leggi tutta la notizia
Fonte: TGCOM – STRADAFACENDO