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Bollo auto dei veicoli commerciali: facciamo chiarezza

Bollo auto dei veicoli commerciali: facciamo chiarezza

Notevoli vantaggi per chi immatricola un veicolo commerciale ma attenzione all'uso promiscuo.

Come funziona la disciplina per i veicoli commerciali

La disciplina della circolazione per i veicoli commerciali segue delle specifiche linee guida, in particolare per quanto riguarda il bollo auto ma anche per l’assicurazione, le detrazioni e le deduzioni. Per prima cosa è bene definire con precisione il termine “autocarro”, con cui si indicano i veicoli adibiti al trasporto merci e forniti di motricità propria; “autocarro”, quindi, può anche essere una vettura adibita all’uso del trasporto di tipo commerciale (ad esempio come succede per le auto con soli due posti, adattate per il trasporto merci, i SUV, i pickup, le auto con rimorchio).

Bollo auto e assicurazione, cosa c’è da sapere

Un autocarro gode, come detto, di particolari sconti per il bollo auto (o meglio tassa di possesso). In più, se si immatricola in qualità di autocarro l’assicurazione auto è meno onerosa rispetto alla RCA standard, motivo per cui non mancano tentativi (spesso illeciti) per immatricolare e assicurare come autocarri anche i veicoli non utilizzati per scopi commerciali.

Questo perché il premio assicurativo si calcola basandosi su variabili diverse rispetto a quella classica per le vetture non commerciali, cioè la cilindrata: in particolare, il riferimento per gli autocarri è la portata del veicolo, che dipende dal loro peso.

Va ricordato che di norma c’è un limite al numero massimo di sinistri permessi dalla compagnia, superati i quali per avere copertura è necessario pagare una somma aggiuntiva. In più la classe di merito non è riferita al guidatore ma al veicolo. È possibile usufruire della legge Bersani (e quindi acquisire la classe di merito di un’altra persona appartenente allo stesso nucleo familiare), ma solo in caso di ditte individuali che siano intestate fisicamente a un titolare di partita IVA; niente da fare, quindi, per i veicoli intestati a società.

Attenzione all’uso promiscuo

Per i veicoli commerciali è consentita la detrazione dell’IVA e la deduzione del costi dell’IRES, sempre che il veicolo sia utilizzato con inerenza all’attività svolta. L’uso promiscuo, infatti, è il discrimine per l’accesso ai vantaggi citati finora: se non si usa il veicolo soltanto per scopi commerciali, in particolare, non si può accedere alle agevolazioni in campo assicurativo. Quando si dichiara l’utilizzo esclusivo e si verifica un sinistro per motivi privati, la copertura assicurativa non ha effetto. In più si rischiano sanzioni, come quelle relative all’art. 82 del Codice della Strada con sospensione della carta di circolazione.

Fonte: SOSTARIFFE.IT

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