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'L'autotrasporto merci sta per fermarsi?

‘L’autotrasporto merci sta per fermarsi?

L’INTERVISTA. L’allarme del presidente della sezione Logistica e trasporti di Confindustria Verona, Giorgio Adami: ‘Se crolla sommerge molto di quello che lo circonda?
L’aumento di 11 centesimi delle accise sul gasolio è solo l’ultimo dei problemi: dai rincari di assicurazioni e pedaggi, allo stop indiscriminato al credito.
L’autotrasporto merci è sull’orlo del tracollo. Non bastava la crisi economica generale; nei giorni scorsi l’ultimo aumento delle accise di 11 centesimi al litro di gasolio ha ulteriormente deteriorato la situazione, con ricadute pesanti sui costi per le società del settore.
Ora ‘l’autotrasporto si sta fermando per davvero?, dice preoccupato Giorgio Adami, presidente della sezione Logistia e Trasporti di Confindustria Verona. ‘Gli ultimi governi erano allarmati per un eventuale fermo dei trasporti che, come hanno dichiarato in ogni occasione, provoca danni reali pari a milioni di euro. Siamo alla resa dei conti: l’autotrasporto si ferma, ma non perché vi sia una proclamazione di fermo, ma perché non riesce più a fare il pieno dei serbatoi dei Tir. E tutto questo nell’indifferenza generale?.
Cosa sta rischiando il nostro Paese?
‘Il nostro è un settore che da solo vale parecchi punti di prodotto interno lordo, ma ora viene letteralmente lasciato andare alla deriva.
Nei Paesi più industrializzati viene considerato strategico e funzionale allo sviluppo e alla crescita e nei Paesi così detti emergenti è il volano per lo sviluppo nell’accompagnare i prodotti in ogni parte del mondo?.
In questo momento forse il governo ritiene di dare maggiore attenzione ad altri settori più essenziali al Paese…
‘Con tutto il rispetto per servizi essenziali quali taxisti, farmacie, eccetera, in questi giorni al centro dell’attenzione, stiamo parlando d’altro, stiamo parlando di un settore che dà e produce lavoro in maniera esponenziale e senza il quale il nostro Paese si ferma. Altro che recessione!?
Solo colpa dell’aumento delle accise dei carburanti?
‘Guardi, negli ultimi due anni il gasolio è aumentato per vari motivi di circa il 50%, costo che da solo vale il 30% del totale dei costi di una azienda di autotrasporto. Poi c’è anche il costo del lavoro che è fuori controllo a causa di normative comunitarie accademiche e cervellotiche che hanno la pretesa di regolare i ritmi di vita delle persone. Regole sono necessarie, ma devono essere scritte con gli operatori, produttori e trasportatori, non da burocrati che vivono e respirano solo teoria?
Sul fronte del credito le relazioni con le banche sono anloghe o peggiori di quelle delle altre imprese?
‘In questo momento anche il sistema bancario sta dando un forte contributo alla disgregazione del settore, facendo d’ogni erba un fascio, non facendo quello che dovrebbe essere il suo mestiere, cioè dare il necessario supporto a quegli imprenditori seri che da più generazioni operano onestamente e correttamente?.
E poi?
‘E poi ci sono i ricari di assicurazioni e pedaggi, tutti aumenti non sostenibili dalle imprese. Mi dica lei: quale settore può sopravvivere in queste condizioni??
Non avete scaricato, almeno in parte, i vostri aumenti di costi sui prodotti finali?
‘Mi creda: i trasportatori fino ad ora hanno fatto miracoli di sopravvivenza. In televisione si sente che aumentano i costi dei prodotti a causa dell’aumento dei costi del trasporto; è una falsità assoluta?.
Perché?
‘Sarebbe normale ciò accadesse, la realtà è che chi usufruisce del servizio ha l’occasione di pescare in un mercato in affanno con aziende che non viaggiano in regola e offrono servizi sottocosto. Per questo lo stesso autotrasporto ha sempre richiesto controlli che purtroppo con il senno di poi si sono rivelati un boomerang, in quanto vengono di fatto controllate sistematicamente le aziende che lavorano alla luce del sole, mettendole ancora di più in difficoltà?.
Magari anche servirebbe più autoregolamentazione nella categoria.
‘Certo, anche al suo interno l’autotrasporto deve fare autocritica e fare la sua parte. Non voglio parlare delle associazioni di categoria rappresentate spesso dalle stesse persone da decenni, i risultati della cui azione sono sotto gli occhi di tutti?.
Cosa accadrebbe se il settore arrivasse al collasso?
‘L’autotrasporto è un gigante con i piedi di argilla, ma attenzione se crolla sommerge molto di quello che lo circonda e se pensiamo bene, tutti, nella vita di tutti i giorni abbiamo a che fare con questa categoria, tutto ciò che indossiamo, mangiamo, usiamo è stato più volte trasportato, dalle materie prime necessarie alla produzione al prodotto finito?.
Quindi?
‘? indispensabile che arrivino da Roma provvedimenti e decisioni rapide e concrete. ? indispensabile un rapporto di collaborazione diverso su basi di reale partnerschip tra committenti e trasportatori, è indispensabile che le banche facciano il loro mestiere supportando chi opera seriamente e onestamente. Qui si rischia la catastrofe e ognuno deve assumersi la propria responsabilità per quello che gli compete per evitarla?. L.Bu.
Fonte: L’ARENA.IT

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